Home C'era una volta Roberto Kunstler, un cantautore generoso

Roberto Kunstler, un cantautore generoso

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Il 25 settembre 1960 nasce a Roma Roberto Kunstler, un cantautore generoso che nella sua lunga carriera ha regalato moltissimi brani ad altri musicisti.

Gli inizi al Folkstudio

A vent’anni Roberto Kunstler inizia a esibirsi al Folkstudio e nel 1983 collabora con il gruppo Strada Aperta di Antonello Venditti. Nello stesso anno partecipa al tour di Mimmo Locasciulli. Nel 1984 pubblica il suo primo singolo con i brani Danzando con la notte e col vento e Piccola regina del varietà che vince il Premio Rino Gaetano. Nel 1985 partecipa al Festival di San Remo tra le nuove proposte con la canzone Saranno i giovani e pubblica il suo primo album Gente comune. Quattro anni dopo realizza il secondo album Mamma, Pilato non mi vuole più seguito nel 1991 da Eclettico Ecclesiastico.La musica non gli impedisce di studiare all’Università di Roma e di laurearsi in Archeologia e Storia delle religioni del Vicino Oriente Antico.

La collaborazione con Cammariere

A partire dal 1992 inizia a collaborare con Sergio Cammariere. I due pubblicano nel 1993 l’album I ricordi e le persone che contiene la prima versione di Dalla pace del mare lontano e scrivono varie canzoni per altri interpreti. La collaborazione con Cammariere impegna gran parte dell’attività di Kunstler che, pur non rinunciando a esibirsi dal vivo in diverse occasioni evita di pubblicare nuovi dischi fino al 2005 quando, a undici anni dall’album precedente, realizza Kunstler. Nel 2012 pubblica una raccolta di poesie e canzoni, “Primo treno”, e alla fine del 2013 arriva un suo nuovo album intitolato Mentre. Che contiene anche un inedito duetto con Asia Argento. Solo nel 2019 arriva nuovo lavoro discografico, intitolato Senza dire niente seguito nel 2021 dall’Ep Davanti alla fine del mondo, liberamente ispirato all’omonimo libro di racconti filosofici di Mauro Cascio.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".