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Rivista l’àbaco, il contare dell’arte

Giampaolo di Cocco- L'Apoteosi di Benedetto Varchi 2017. Installazione in Abaco Space / Contemporary Art(Gumtow), Germany

A causa degli ultimi eventi la presentazione dell’ultimo numero di ABACO, aperiodico di cultura contemporanea prevista per il 12 marzo 2020, è rinviata a data da destinarsi.

Abaco/rivista aperiodica di cultura contemporanea, è stata fondata nel 1977 da Luciano Caruso e Giampaolo di Cocco. Da allora ospita principalmente interventi di grafica e scritti di artisti visivi e/o letterati, ma accoglie anche altro, poiché i fondatori credono che la cultura delle arti visive sia sostanzialmente trasversale alla società, poiché immagini e parole viaggiano insieme nel nostro mondo ed a volte, eticamente, integrandosi a vicenda nell’interpretare la nostra realtà. La direzione di Abaco invita quindi i a partecipare nei prossimi numeri, artisti noti o ignoti, ma anche persone d’ingegno non necessariamente artisti, portatori di idee nuove e punti di vista particolari. Apertura totale quindi a chi ha voluto o volesse interagire in questa nuova prospettiva, collaborando a questo progetto interattivo, o modo di intendere un’epoca Ipermoderna, dove Caos e Complessità confinano e si definiscono vicendevolmente.

Giampaolo di Cocco foto di Valter Sambucini

Parlando della rivista, non si può non parlare di Abaco Space / Contemporary Art, Centro d’Arte e di pensiero che sorge a Kunow nel Brandenburgo, a circa 80 Km dal confine della città di Berlino. E’ questo un centro che ospita lo studio e gli spazi espositivi di Giampaolo di Cocco, l’artista fiorentino che si è innamorato di questa ex fattoria prussiana e l’ha restaurata ed eletta come luogo di vita e lavoro. In questo spazio multifunzionale sono periodicamente invitati artisti ed intellettuali per mostre, performance, conferenze, concerti ecc. Il nostro giornale ha già dedicato a questo spazio un articolo – https://www.dailygreen.it/giampaolo-di-cocco-al-festival-of-nature-berlino-2019-e-abaco-space-contemporary-art/

Tornando alla rivista, come sottolineano i fondatori, i numeri pubblicati fino ad oggi sono presenti in archivi pubblici e privati, tra i quali la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il Kunsistorisches Institut di Firenze, il Museo Pecci di Prato. Nell’editoriale si legge:

In questo numero della rivista sono presenti: Beppe Piano 2019 –

Beppe Piano per Abaco 20

Seguono i disegni di Aroldo Marinai ispirati dal romanzo di Pierluigi Logli “Il piccione e il gabbiano” e due racconti brevi “Flagello?” e “Astio” di Pierluigi Logli, un mio breve testo critico sul L’intermittenza dell’immaginario, un breve, suggestivo racconto ed una foto di Virginia Panichi, Come divenire goccia. Infine la cronaca dell’ideazione e della creazione dell’opera L’Apoteosi di Benedetto Varchi di Giampaolo di Cocco, le poesie visive di Stefano Benedetti e le foto di Michele Maria Caruso (Filippo Gatto).

Vorrei inserire qui alcuni brani da L’Apoteosi di Benedetto Varchi di Giampaolo di Cocco perché esemplare, ma soprattutto sintomatico di una civiltà, la nostra, dell’oblio, dell’indifferenza e dell’oltraggio alla storia. Essendo nata questa ideazione a Firenze, città spesso sprofondata nella malinconia e nella superficialità, si può assistere ad una vera e propria trasformazione della memoria perduta in apoteosi –

Michele Maria alias Filippo Gatto foto per Abaco 20

Giampaolo di Cocco (Firenze 1947) ha vissuto e lavorato a lungo in Francia, nella regione di Marsiglia, e in Germania, soprattutto a Colonia e Berlino. Nel 1977 fonda con Luciano Caruso la rivista Abaco tuttora in attività; ha collaborato con vari periodici, tra cui Alphabeta diretta da Umberto Eco, pubblicando una intervista a Bruno Zevi; e inoltre Amica, Corriere Medico (interviste a Renzo Piano e Paolo Portoghesi), Quaderni della Fondation Cartier, vari periodici degli Ordini Professionali degli Ingegneri e Architetti di Firenze e Verona, eccetera. Tra le numerose pubblicazioni, ricordiamo nel 1999 il libro-catalogo Journal, presentato da David Galloway; nel 2001 Il Galateo dell’Artista principiante, presentato da Giuseppe Pontiggia con il quale intrattiene un epistolario protrattosi per dodici anni e nel 2004 Spazi colorati in Occidente-Note a  proposito di una parabola discendente, presentato da Aldo Colonetti. Di Cocco si occupa di varie discipline (letteratura, arti visive, architettura), nella convinzione che un percorso di conoscenza sia, nel presente momento storico, necessariamente trasversale, metaforico e polimorfo. Così di Cocco è attivo anche nell’esperimentare la interazione tra arte e architettura, collocando installazioni permanenti in spazi pubblici in tutta Europa, da Marsiglia a Gibellina, Duisburg, Colonia, Skagen (DK), Follonica, Berlino, Firenze eccetera.

 

Attualmente è impegnato in Toscana nella realizzazione di opere integrate con l’architettura a Barberino di Mugello e Signa (FI) e nella realizzazione del Piano del Colore di Loro (AR). Importanti articoli sul lavoro del di Cocco compaiono su riviste specializzate come Domus, Abitare, Ottagono ecc., oltre che sulla stampa periodica e quotidiana. Hanno scritto di lui, tra gli altri, Gillo Dorfles, Pierre Restany, Omar Calabrese, Attilio Stocchi, Giorgio Di Genova.

ABACO/ Aperiodico di cultura contemporanea – www.abacorivista.it
ABACO SPACE / Contemporary Art – Zeitgenössische Kunst – KulturraumesThomas Muentzer Strasse 21, D-16866 Kunow (Gumtow), Germany
phone: 0049 (0) 1577 9604115 – www.abacospace.com

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