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Rifiuti, lontani da target Ue

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Dall’efficienza energetica all’inquinamento dell’aria, fino a rifiuti e biodiversità, l’Ue è ancora lontana dal centrare i suoi target per il periodo 2010-2050. E’ questo il quadro generale che emerge dall’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), che esamina oltre 120 obiettivi delle politiche europee legate all’ambiente.

Rifiuti, lontani da target Ue

Di questi, l’unico ad essere sulla rotta giusta è quello del taglio del 20% delle emissioni di gas serra nel 2020 rispetto al 1990. Secondo Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Aea ”mentre si è riusciti con successo a concordare un’ampia gamma di politiche per proteggere l’ambiente, la loro attuazione rimane una sfida”. ”Stiamo facendo alcuni progressi verso l’obiettivo di creare una economia verde, ma dobbiamo mantenere la pressione fino al 2020 e oltre” conclude Bruynickx. ”L’attuale progredire di molti indicatori non è in linea con gli obiettivi molto ambiziosi che l’Ue si è data in questi settori” spiega Roberto Zoboli, professore di politica economica della Cattolica e coordinatore del rapporto dell’Aea.

”Quanto questo dipenda dall’ambizione degli obiettivi e dall’efficacia delle politiche è difficile da definire” afferma Zoboli, che prende come esemplare il caso del 20% di riduzione dei consumi di energia primaria per il 2020, dove ”non si vede una convergenza del sistema” verso il target. Altro obiettivo strategico è quello della quasi totale eliminazione dell’uso della discarica in Europa per i rifiuti urbani, che stenta a decollare su ampia scala. Secondo il rapporto Aea, non sarà possibile centrarlo senza ”un cambiamento radicale nella gestione dei rifiuti” in Europa.

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