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Riccardo Wilczek, l’artista del legno


Quando la creatività spicca il volo nascono le singolari opere di Riccardo Wilczek. Ex pittore, da sempre appassionato della raffigurazione di corpi umani dalle suggestive teste d’uccello, Riccardo inizia a creare sculture che ritraggono volatili da circa quattro anni. Amante del mare, e del legno trasportato sulla spiaggia dalle correnti, l’artista comincia dapprima a riciclarlo per la semplice creazioni di mobili, come sedie e specchiere, per poi spiccare solo in seguito l’idea del ‘volo’.

Riccardo Wilczek, l’artista del legno

Del resto, l’amore per gli uccelli, e la libertà delle loro ali, germogliava in lui da sempre.

“Al mare trovo migliaia di pezzi di legno, li raccolgo e d’impulso, semplicemente prendendo spunto dalle loro forme, e senza apportare troppi cambiamenti, li assemblo con resti di frutta essiccata o altri materiali di riciclo. Limoni, arance, melograni, pezzi di cocco, caffettiere, avanzi di pane e, ancora, piume reali più o meno voluminose: gli uccelli di Riccardo Wilczek sono la vera espressione d’una contaminazione perfetta tra arte e ambiente.

L’acrobata, il sosia, il sognatore, l’aiutante, il mago, la zingara, il buon padre; tutti volatili di diverse grandezze che incantano il pubblico sulla scia di una ‘natura sognata’.

Il preferito di Riccardo? “Non ho un uccello del cuore; per me sono tutti come dei figli. Anche se, forse l’ultimo resta sempre l’ultimo: il mago dalle foglie d’oro. Viene dal mondo delle fiabe e ci sono particolarmente affezionato”.

Polacco d’origine, Riccardo vive in Italia da quasi vent’anni.

Un artista a New York

Se nei primi periodi spesi nella sua terra natia, la pittura occupava gran parte delle sue giornate, è durante il comunismo che l’artista sogna di lavorare nella Grande Mela. Oggi più che fiero di sentirsi italiano, il poliedrico scultore vive l’Italia con tutte le sue emozioni e contraddizioni.

Autodidatta,ed appassionato di restauro – ama(bile) specialmente nel riportare in vita antichi strumenti musicali – Riccardo inizia la sua produzione artistica a Calcata, dove comincia ad allestire le sue prime mostre.

Sega, trapano, coltello, colla: l’artista del legno, nel suo laboratorio casalingo, utilizza volutamente pochissimi attrezzi. “Non è semplice fare cose essenziali. Aggiungere è semplice, è togliere che è difficile, questa è la grande magia dell’arte. L’eleganza è essenzialità”, ci spiega deciso lo scultore, un tempo appassionato di Van Gogh e Majakovskij, suoi più grandi ispiratori.

Green nel dna, Riccardo condivide la sua vita con Ida, sua compagna da tanti anni. Una coppia perfetta, che ama circondarsi di fantasia e creatività. Anche loro, non a caso, si sono conosciuti al mare. Tutto torna, del resto.

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