Il 22 dicembre 1910 nasce a Indianapolis, nell’Indiana, il trombettista Reunald Jones sr. Il ragazzo cresce in una famiglia nella quale la musica è un po’ il pane quotidiano, visto che il padre, insegnante al conservatorio, cerca di trasmettere ai figli la sacra passione per il rigo musicale.
Un destino segnato
Si può dire che il destino di Reunald e di gran parte della parentela sia segnato fin dalla nascita. Due suoi fratelli, pur senza restare nella storia, suoneranno professionalmente e il talentuoso cugino Roy Eldridge entrerà nelle enciclopedie come uno dei più grandi trombettisti che il jazz abbia mai conosciuto. Proprio quest’ultimo finirà per oscurare in parte la carriera di Jones, costretto spesso a non brillare di luce propria ma a essere considerato il “cugino di Eldridge”. Eppure la sua è una carriera di tutto rispetto. Studia musica, ovviamente, fin da bambino e fa il suo debutto a Minneapolis suonando con varie formazioni locali prima di essere ingaggiato nel 1930 dall’orchestra di Speed Webb, la stessa che schiera in organico anche suo cugino Roy Eldridge.
Una tromba guida
Nel corso degli anni Trenta e Quaranta suona con Charlie Johnson, Teddy Hill, Jimmie Lunceford, Fess Williams, Sam Wooding, Cluade Hopkins, Chick Webb, Willie Bryant, Don Redman e Duke Ellington, imponendosi come una tromba guida dall’attacco deciso e dalla sonorità brillante. Per gran parte degli anni Cinquanta resta uno dei punti cardine dell’orchestra di Count Basie. Passerà poi con Woody Herman e, successivamente, con la big band di George Shearing. Gli anni Sessanta lo vedranno al fianco di Nat King Cole e Phil Moore. Muore il 26 febbraio 1989.