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Reggie Johnson, un contrabbasso tra avanguardia e free

Il 13 dicembre 1940 a Owensboro, nel Kentucky, nasce il contrabbassista Reggie Johnson, registrato all’anagrafe con il nome di Reginald Volney Johnson.

Gli inizi al trombone

Impara a suonare il trombone nel periodo scolastico esibendosi nelle orchestre di scuola e nelle bande militari. Nel 1961 sceglie di dedicarsi al contrabbasso, avvicinandosi ben presto agli ambienti dell’avanguardia. Nel 1964 inizia a suonare con Bill Barron e con Archie Shepp. Con quest’ultimo, l’anno successivo, incide Fire Music. Nell’ottobre 1964 suona nel gruppo di Bill Dixon nell’ambito, della serie di concerti denominata “October Revolution In Jazz”. Nel 1965 suona anche con Roland Kirk, Burton Greene e Sun Ra e incide alcuni dischi per la etichetta ESP al fianco di Giuseppi Logan e di Marion Brown.

Non solo avanguardia

Nel mese di novembre del 1965 entra a far parte dei Jazz Messengers di Art Blakey, trovandosi al fianco di Keith Jarrett e di Chuck Mangione. Con loro registra all’inizio del 1966. Successivamente suona con Booker Ervin, Bobby Hutcherson e il pianista Valdo Williams. Nel 1968 collabora con la Jazz Composer’s Orchestra per la realizzazione di un doppio album dedicato alle composizioni dì Michael Mantler. Benché assimilato solitamente ai musicisti d’avanguardia, Johnson può essere considerato, alla stregua di colleghi come Eddie Gomez o Reggie Workman, un contrabbassista di transizione, a suo agio sia in contesti legati all’esperienza dell’hard bop, sia in esperienze marcatamente free. Muore l’11 settembre 2020.

 

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