Home C'era una volta Red Richards, il pianista dalla matrice stride

Red Richards, il pianista dalla matrice stride

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Il 19 ottobre 1912 nasce a Brooklyn, New York, il pianista Charles Richards, più conosciuto dagli appassionati di jazz come Red Richards.

Pianista e arrangiatore

Red si fa conoscere tra gli appassionati nel 1940 quando suona nell’orchestra di “Skeets” Tolbert. In quel periodo i critici apprezzano molto la matrice “stride” del suo stile, ma è negli anni successivi che diventa molto popolare sia come pianista che come abile arrangiatore, suonando a fianco di Roy Eldridge, Bobby Hackett e Jimmy McPartland. Dopo aver fatto parte a lungo dell’orchestra di Tab Smith viene scritturato da Sidney Bechet e quindi da Bob Wilber. Nel 1953 effettua una tournée europea con il gruppo di Milton Mezzrow, prima di entrare a far parte stabile della jazz band di Muggsy Spanier con la quale registra dei buoni dischi.

I Saint Sinners

Verso la fine degli anni Cinquanta suona e incide con Rex Stewart, con Wild Bill Davison nonché in proprio come pianista-solista. Nel corso degli anni Sessanta costituisce, assieme a Vic Dickenson, il gruppo dei Saint Sinners di cui fanno parte anche Herman Autrey, Rudy Powell, Buster Bailey, Dan Master e altri musicisti. Negli anni Settanta è attivissimo a New York alla testa di proprie formazioni con le quali prende parte a varie sedute di incisione per la RCA Victor organizzate da Albert McCharty. Muore a 12 marzo 1998 a Scarsdale, New York.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".