Il 31 marzo 1908 a Beardstown, nell’Illinois, nasce Kenneth Norville, destinato a lasciare un segno profondo nella storia del jazz con il nome d’arte di Red Norvo.
Dal piano allo xilofono e poi al vibrafono
Norvo inizia gli studi musicali a otto anni prendendo lezioni di piano. Passa poi allo xilofono e nel 1925 va in tournée nel Middle West con The Collegians. A Chicago abbandona il gruppo e accetta una scrittura da Paul Ash in uno spettacolo di vaudeville. Tra il 1926 e il 1927 frequenta l’università del Missouri, ma decide poi di tornare a dedicarsi alla musica a tempo pieno. Suona nell’orchestra di Paul Whiteman in una serie di concerti radiofonici, incontrando Mildred Bailey che sposerà verso la fine del 1933. L’8 aprile 1933 incide il suo primo disco sotto suo nome, dirigendo una formazione che lo vede alla marimba e allo xilofono insieme a Jimmy Dorsey, Fulton McGrath, Dick McDonough e Artie Bernstein. Nel 1943 Red Norvo riunisce un’orchestra con Shorty Rogers, Eddie Bert, Ralph Burns ed è proprio di quest’epoca il suo passaggio dallo xilofono al vibrafono al quale finisce per dedicarsi definitivamente. Nel 1950 forma un trio con Tal Farlow e Charlie Mingus.
Gusto raffinato e swing
Musicista di gusto assai raffinato e dallo swing sempre presente, ma non pesante, Norvo ha dimostrato la possibilità di utilizzare nel jazz anche uno strumento ingrato come lo xilofono e, in seguito, al vibrafono ha avuto l’abilità di imporre uno stile che prescindeva da quello imperante di Lionel Hampton. Inoltre ha avuto modo di provare la sua grande duttilità suonando con eguale naturalezza in formazioni ridotte come il trio e in gruppi di maggior respiro. Brani come Hallelujah, Get Happy, Slam Slam Blues e Congo Blues sono la migliore testimonianza della apertura mentale e della preparazione musicale di Norvo, stella di prima grandezza nel firmamento swing. Muore a Santa Monica il 6 aprile 1999.