Home C'era una volta Ralph Escudero tra basso tuba e contrabbasso

Ralph Escudero tra basso tuba e contrabbasso

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Il 10 aprile 1970 a Puerto Rico muore il basso tuba e contrabbassista Ralph Escudero. Nato a Manati, Puerto Rico, il 16 luglio 1898 e registrato all’anagrafe con il nome di Rafael Escudero inizia a studiare musica da bambino con Fernando Cellejo e Fermin Ramirez.

Tra classica, pop e jazz

Il suo strumento è il basso tuba ma lui fa pratica al contrabbasso già a dodici anni quando suona nell’orchestra scolastica. Trasferitosi a New York raggranella qualche soldo suonando sia con l’orchestra sinfonica della New Amsterdam Musical Association che nella band che accompagna la cantante Lucille Hegamin. Dopo un giro teatrale con la rivista “Shuffle Along” di Noble Sissle ed Eubie Blake, viene ingaggiato dal complesso del clarinettista Wilbur Sweatman nel quale suona, nei primi mesi del 1923, al fianco di Duke Ellington e Sonny Greer. Proprio con il gruppo di Sweatman viene ascoltato da Fletcher Henderson che lo scrittura per la sua orchestra con la quale resta fino alla fine del 1926.

Instancabile vagabondo

Nel 1927 Don Redman assume la direzione musicale dei McKinney’s Cotton Pickers e lo chiama nella sua orchestra. Ci resta per qualche anno e poi viene sostituito da Billy Taylor. Instancabile vagabondo resta nel giro per tutti gli anni Trenta e Quaranta prima nell’area di New York dove suona, fra gli altri, col gruppo di Kaiser Marshall e in quello itinerante di W.C. Handy, e poi in California. Dopo la fine della Seconda Guerra mondiale torna nella sua terra natìa e si stabilisce a San Juan di Puerto Rico dove suona in orchestre da ballo e sinfoniche fino a pochi mesi prima di morire.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".