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Radiografato un ciclone

ciclone radiografato

E’ stato radiografato per la prima volta un ciclone visto dallo spazio. Una radiografia in 3D che ha consentito di vedere con una dovizia di dettagli tutte le aree dove può piovere o nevicare. Un’immagine ottenuta grazie al satellite Global Precipitation Measurement (Gpm), lanciato dalla Nasa e dall’Agenzia spaziale giapponese Jaxa il 27 febbraio scorso.

Prima volta di una radiografia in 3D per un ciclone

Il ciclone osservato si trovava nell’Oceano Pacifico, a circa 1600 chilometri dal Giappone. Tutti i dati sono stati raccolti grazie all’alta tecnologia del satellite Nasa che è riuscito a catturare, grazie ad un radar a doppia frequenza, una sezione tridimensionale della tempesta. Tutte le informazioni sono state poi combinate in una serie di informazioni catturate dagli strumenti che contribuiscono ora ad ottenere previsioni sempre più mirate e dettagliate sul clima.

”Siamo entrati in una nuova era nella misurazione delle precipitazioni dallo spazio” ha rilevato Gail Skofronick-Jackson del Goddard Spaceflight Center della Nasa. Ora, ha dichiarato all’Ansa, ”possiamo misurare a livello globale precipitazioni di tutti i tipi, dalla pioggerella leggera, ai forti acquazzoni, alla neve che cade”. Informazioni, ha proseguito, che ci aiutano a capire meglio come l’acqua si muove nel sistema Terra e contribuisce per esempio alle inondazioni o alla siccità.

Nella foto è visibile il dettaglio delle informazioni. Si tratta di un ciclone extra tropicale – riferiscono gli esperti – che si verifica quando grandi masse di aria calda si scontrano con l’aria fredda a nord o a sud dei Tropici

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