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Quando Milano assediò i Killers

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«Ciao Milano! Siamo i Killers! Al vostro servizio…». Così sul palco del Forum d’Assago di fronte a un pubblico straboccante il 17 marzo 2009 Brandon Flowers, leader e frontman dei Killers dà inizio al concerto della sua band.

Un vero e proprio assedio

Non è la prima volta che il gruppo arriva a Milano (poco più di due anni prima si è esibito al Rolling Stone) ma questa volta, complice il successo planetario del loro brano Human, i quattro ragazzi di Las Vegas sono stati sottoposti a un vero e proprio assedio da parte di migliaia di fans impazziti mentre i biglietti del concerto, più di 12.000, si esauriscono in pochissimo tempo. Già al mattino una folla variopinta prima si accalca ai cancelli, e, dopo l’apertura sciama nell’impianto milanese occupando ogni spazio disponibile.

Il difficile compito dei Louis XIV

L’attesa dell’inizio del concerto della band è rotta dall’esibizione dei californiani Louis XIV. Non è mai facile fare da spalla alle star ma la band fa fatica a mantenere la concentrazione di fronte al disinteresse e, in qualche caso, alla maleducazione degli spettatori. Per questa ragione verso la fine dell’esibizione, sale sul palco a dar loro una mano il batterista dei Killers Ronnie Vannucci che per l’occasione imbraccia la chitarra e canticchia nei cori di una delle loro canzoni. L’attesa termina poco prima delle 22.000 quando, con le note di Human, inizia la performance dei Killers.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".