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Quando i Jethro Tull vennero messi al bando in USA

Guai a chi tocca le stelle e le strisce della bandiera statunitense! Il 21 novembre 2003 vari giornali raccontano che le ultime vittime del clima neo-maccartista che sembra permeare la società degli States nell’era Bush sono i Jethro Tull.

È facile confondere il patriottismo col nazionalismo

Ian Anderson, l’eterno leader del gruppo, infatti, intervistato da un quotidiano del New Jersey aveva messo in guardia contro il pericolo di un rinascente nazionalismo foriero di nuovi guai. Invitato a spiegarsi meglio, aveva cercato di dare il senso dell’angoscia suscitata in lui, scozzese e quindi straniero, dalla ossessiva esposizione della bandiera a stelle e strisce in ogni dove «Provo fastidio a vedere la bandiera americana su ogni maledetta station wagon, fuori da ogni locale, appesa su ogni casetta del Midwest. Attenzione perché è facile confondere il patriottismo col nazionalismo».

Via dalla programmazione!

Quelle di Ian Anderson sono opinioni molto personali e peraltro figlie di un discorso molto più ampio della singola frase. L’America di Bush però non ha troppa voglia di sottilizzare. Da più partri si levano proteste e c’è chi sostiene di aver visto in questi ragionamenti un inqualificabile e insopportabile oltraggio alla propria sensibilità. La reazione è quasi immediata: varie emittenti radiofoniche annunciano di aver messo al bando i Jethro Tull dalla programmazione.

 

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