Martedì 30 aprile 2002, al quotidiano Il Manifesto, viene allegato Jamila un Cd dai molteplici significati e finalità,
Jamila
Il brano che dà il titolo all’album è frutto dell’incontro tra un talento compositivo limpido come quello di Francesco Bruno (cui si deve, tra l’altro Voglia e turnà di Teresa De Sio) e gli Agricantus, una delle più considerate formazioni europee della world music internazionale. Nel testo si dice: «…mais ces mots n’ont pas de sens/si tu vis e jamais ne penses/que tu peux changer d’ésprit/car l’avenir de notre monde est dans nos mains (Ma queste parole non hanno senso/se vivi e non pensi mai/che potrai cambiare il tuo modo di pensare/perché l’avvenire del nostro mondo è nelle nostre mani)». Il passaggio citato è in francese, ma non tutta la canzone è stata scritta in quella lingua. Senza confini e senza frontiere, il testo di Jamila infatti alterna passaggi in inglese, francese, dialetto siciliano e qualche brevissimo verso in italiano.
Guerra alla guerra
Nel Cd del Manifesto, oltre al brano, che compare nella versione cantata degli Agricantus e in quella strumentale di Francesco Bruno c’è anche la traccia video dello spot realizzato dalla Società IM*MEDIA per Emergency, dal titolo “Guerra alla Guerra”, libero adattamento della filastrocca “Il Giornalista” tratta dall’opera “Filastrocche in cielo e in terra” i Gianni Rodari. Il ricavato delle vendite sarà devoluto interamente a Emergency per il finanziamento di un centro chirurgico in Sierra Leone.