Home C'era una volta Quando anche in Italia arrivò la legge antipirateria

Quando anche in Italia arrivò la legge antipirateria

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Il 18 agosto 2000 viene definitivamente approvata dal Parlamento Italiano la legge n. 248, contenente “Nuove norme di tutela del diritto d’autore” ma destinata a diventare popolare come la “legge antipirateria”.

Televisione e satelliti

Essa dispone che la tutela delle opere intellettuali, oltre ai tradizionali ambiti di competenza, riguardi anche «l’impiego di uno dei mezzi di diffusione a distanza, quali il telegrafo, il telefono, la radiodiffusione, la televisione, … la comunicazione al pubblico via satellite e la ritrasmissione via cavo o codificata con condizioni di accesso particolari». L’obiettivo dichiarato della legge è quello di fornire adeguati strumenti di analisi e di lavoro per contrastare alla radice il fenomeno della pirateria. Per questa ragione sono previste punizioni severe, in linea con quanto la normativa comunitaria in materia.

Sanzioni amministrative accessorie

Una conferma delle novità introdotte arriva anche dalle significative sanzioni amministrative accessorie che possono essere inflitte alle emittenti radiotelevisive, nonché agli stabilimenti di sviluppo e stampa, di sincronizzazione o di postproduzione, di masterizzazione, di tipografia o affini che esercitino attività di produzione industriale connesse alla realizzazione dei supporti contraffatti, e ai centri di emissione o ricezione di programmi televisivi. In questi casi si può arrivare anche alla cessazione temporanea dell’esercizio o dell’attività per un periodo da tre mesi ad un anno.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".