Da Pre Metal, in collaborazione con Evotre, impresa trentina nata dentro Progetto Manifattura, nasce una proposta innovativa nel campo delle pre-fabbricazioni in chiave di sostenibilità: il matrimonio tra legno e acciaio, una nuova tecnologia per l’edilizia industrializzata sostenibile made in Trentino.
Pre Metal e Evotre, nuove tecnologie per l’edilizia sostenibile
È possibile coniugare, nelle architetture complesse, la solidità e duttilità dell’acciaio con le performance del legno biomateriale di estrema qualità, resistente, salubre e abbondante?
Pre Metal con il supporto di
Evotre, una giovane impresa nata dentro
Progetto Manifattura, Tesi Engineering, Habitech – Distretto Tecnologico Trentino ed in collaborazione con
l’Università degli Studi di Trento e
Delta Ingegneria hanno presentato il 23 giugno durante un evento a Trento il nuovo sistema di prefabbricazione per l’edilizia residenziale, commerciale e pubblica che mette insieme questi due materiali per la prima volta con un nuovo innovativo brevetto.
Il progetto di ricerca e sviluppo industriale è ad opera di Pre Metal S.p.a, impresa trentina che ha un’esperienza di quarant’anni nel campo dell’edilizia industrializzata occupandosi della progettazione, realizzazione in stabilimento ed assemblaggio in cantiere, di strutture in acciaio, facciate continue e serramenti, tamponamenti esterni e rivestimenti architettonici.
Con la volontà di ampliare la propria proposta tecnica e promuovere innovazione e sviluppo tecnologico, Pre Metal ha dato vita a questo progetto di ricerca, finanziato dalla L.P. sugli incentivi alle imprese n. 6/99 (APIAE), che si basa sulla individuazione di una tipologia costruttiva ibrida che, sfruttando la collaborazione meccanica fra i due materiali, abbraccia le costruzioni in legno, mantenendo le peculiarità strutturali e di forte integrazione impiantistica tipiche delle costruzioni in acciaio.
Premetal, il matrimonio tra legno e acciaio
Il modello presenta una completa flessibilità nella distribuzione funzionale grazie alla prefabbricazione anche per le parti impiantistiche; la suddivisione delle unità abitative è modificabile garantendo qualità e funzionalità degli spazi nel rispetto degli standard residenziali.
«Il matrimonio tra legno e acciaio offre grande adattabilità, durabilità e costante rispondenza alle necessità sociali e culturali e consente una riduzione dei costi di manutenzione e gestione; questa nuova unione apre le porte della prefabbricazione a tutte le funzioni garantendo alti standard qualitativi» spiega l’ing. Marco Pedri, Presidente di Pre Metal.
«Con questo prototipo siamo riusciti a raggiungere un’ottima efficienza termica e un ridotto impatto ambientale con alto comfort e salubrità interni per un prodotto realmente industriale. L’industrializzazione dell’edilizia è fondamentale per accelerare la transizione verso un abitare a basso impatto e basso costo, per tutte le tasche, sia nuovo che per la riqualificazione, modulare, circolare (nel senso di riuso dei materiali, nda) e veramente moderno» spiega l’arch. Carlotta Cocco CEO di Evotre, azienda insediata in Progetto Manifattura, che ha contribuito all’ideazione del progetto.
Il progetto ha portato l’architetto Cocco a vincere il premio Mirna Terenziani istituito nel 2015 per riconoscere i progetti innovativi e di eccellenza sviluppati dalle donne della comunità del Green Building Council Italia.La ricerca si è sviluppata su più ambiti concentrandosi in maniera specifica sulla collaborazione strutturale dei materiali attraverso lo studio delle connessioni (struttura in acciaio – solaio in legno – tamponamento), della collaborazione fra i vari materiali, senza tralasciare il comfort e le prestazioni energetiche con l’analisi del comportamento termico e acustico.
La ricerca ha approfondito lo studio del profilo di sostenibilità del sistema sviluppando un’analisi LCA sul ciclo di vita della costruzione, mettendo a confronto le tecnologie costruttive e le diverse tipologie di prodotti utilizzabili mantenendo sempre alte le prestazioni termiche dell’involucro.
Si sono infine valutati i problemi di natura tecnico-economica quali l’ottimizzazione dei rapporti fra costi, tempi di costruzione, prestazioni e caratteristiche dell’edificio.
«Questo progetto mostra come le giovani imprese innovative possano rappresentare un’importante risorsa per le aziende più strutturate del territorio, e da queste collaborazioni possono nascere anche nuove tecnologie», spiega Michele Tosi, Direttore Area Incubatori e Nuove Imprese di Trentino Sviluppo.