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Pordenone legge alla sua XIV edizione

Pordenone

Dal 18 al 22 settembre scorso è andato in scena Pordenonelegge, il festival della cultura giunto ormai alla sua XIV edizione. Un altro grande successo.

Dal 18 al 22 settembre scorso si è rinnovato il tradizionale appuntamento con Pordenonelegge, il festival della cultura giunto ormai alla sua XIV edizione. Nel corso di cinque giornate dense di incontri con giornalisti, autori, personalità dello spettacolo e della cultura, il Festival di Pordenone a sta avendo sempre più la capacità di descrivere le contraddizioni del mondo contemporaneo e di poterlo raccontare con semplicità e profondità attraverso i suoi protagonisti ossia gli scrittori, gli intellettuali e i lettori.

Pordenone all’insegna della cultura

A Pordenonelegge anche Enrico Brizzi

Questo, infatti, è l’intento della rassegna, un’idea di cultura “inclusiva, senza pregiudizi: dalle provocazioni letterarie alle discussioni d’accademia fino alle contaminazioni con cinema e teatro. Ciò che conta è la qualità del racconto e la sua capacità di afferrare le linee di tendenza, i dubbi, gli stimoli e le innovazione della realtà”. Anche quest’anno si sono tenuti oltre 200 incontri e dibattiti nelle quaranta sedi dislocate nella cittadina friulana e, come sempre, sono stati tantissimi gli spettatori arrivati sia da diverse parti d’Italia che dall’estero alla ricerca, all’interno dell’ampio cartellone in programma, di quel che gli organizzatori hanno definito “il particolare percorso di dialoghi ed eventi in grado di caratterizzare la manifestazione”.

Tra i nomi di spicco che hanno animato la XIV edizione di Pordenonelegge troviamo Patrizia Cavalli, Lidia Ravera, Paolo Giordano, Carlo Lucarelli, Chiara Gamberale, Romana Petri e Antonio Pascale. Ma soprattutto Enrico Brizzi con il suo Nessuno lo saprà, lo scrittore tuareg Ibrahim Kane Annour e l’ex ambasciatore Sergio Romano che ha aperto ufficialmente Pordenonelegge con la sua lectio magistralis intitolata La democrazia e i suoi nemici.

Pordenone, il ‘piccolo salotto buono’ della letteratura

All’insegna del “trasformare le difficoltà in opportunità”, la cittadina friulana si è guadagnata un posto particolarmente importante nell’agenda culturale italiana tanto da meritarsi l’etichetta di “piccolo salotto buono” della letteratura. Tenutasi nel centro storico di Pordenone anche quest’anno, la manifestazione è stata peraltro un’ottima occasione per far conoscere al grande pubblico le peculiarità del territorio pordenonese, tanto da far parlare di “pacifica invasione” dei lettori, un’affluenza che ha popolato le piazze, i caffè, i palazzi storici e i negozi della città per tutte e cinque le giornate in cartellone.

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