Home C'era una volta Pony Poindexter, il jazzista attratto dall’Europa

Pony Poindexter, il jazzista attratto dall’Europa

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L’8 febbraio 1926 nasce a New Orleans, in Louisiana, il sassofonista Pony Poindexter il cui vero nome è Norwood Poindexter.

In alternanza con Charlie Parker

Pony studia clarinetto nella scuola elementare e prosegue poi lo studio in conservatorio in California. Nel 1940 ottiene la sua prima scrittura professionale da Sidney Desvigne. Tra il 1947 e il 1948 è in tournée con l’orchestra di Billy Eckstine con il quale suona ancora nel 1950, anno in cui appare a San Francisco con il quartetto di Vernon Alley. Dal 1951 al 1952 è con Lionel Hampton, A fine anno torna a San Francisco e forma un suo gruppo con il quale si esibisce al Bop City anche l’anno seguente, quando nello stesso locale viene scritturato Charlie Parker per suonare in alternanza con Poindexter. Fino al marzo 1959 rimane sulla costa occidentale suonando con diverse formazioni e spostandosi in tutta la zona. Nella primavera del 1959 ottiene una scrittura al Jazz Cellar di San Francisco dove si presenta con un quartetto che tiene unito fino al 1960 e con il quale incide vari brani.

Più incisivo al soprano e al clarinetto

Nell’estate del 1961 viene chiamato ad accompagnare il gruppo vocale formato da Lambert-Hendricks-Ross e per due anni prosegue in questa attività. Successivamente forma un altro quartetto con il quale si esibisce in vari club della costa orientale per poi spostarsi nell’estate 1964 in Europa dove suona in molti locali e in festival riscuotendo vivo successo. L’Europa lo attira irresistibilmente, anche per la entusiastica accoglienza che riceve ovunque e decide di stabilirvisi suonando un po’ dappertutto e compiendo numerose tournée. Nel 1970 si stabilisce a Mannheim in Germania. Musicista assai preparato, a parere di alcuni più incisivo al soprano e al clarinetto che non al tenore o all’alto. Tornato negli Stati Uniti, muore il 14 aprile 1988.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".