Home C'era una volta Pinky Vidacovich, il clarinetto dei New Orleans Owls

Pinky Vidacovich, il clarinetto dei New Orleans Owls

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Il 14 settembre 1904 in Louisiana nasce il clarinettista e sassofonista Irving Vidacovich, più conosciuto con il nome di Pinky.

Il debutto con i Princeton Revelers

Pinky debutta nei primi anni Venti in seno ai Princeton Revelers, una formazione della quale fa parte il trombettista Bill Padron, che ritrova qualche anno dopo al suo fianco in una nuova ed entusiasmante esperienza con i New Orleans Owls. Si tratta di un’orchestra che diventa molto popolare a New Orleans della quale, oltre a Pinky, fanno parte Johnny Wiggs (che a quell’epoca si fa ancora chiamare Hyman, il suo vero cognome), Eddie Miller, Armand Hug e Nappy Lamare. Con i New Orleans Owls prende parte a una nutrita serie di incisioni per la Columbia nel biennio 1926-1927 nelle quali Pinky dimostra di avere bene assimilato la lezione di Leon Roppolo.

Direttore della WWL

Nel corso degli anni Trenta Vidacovich diventa direttore musicale della stazione radio WWL di New Orleans e protagonista di molte importanti trasmissioni. Più o meno contemporaneamente si esibisce alla testa di propri gruppi al Cedar Lane Club, al St Charles Hotel e in altri rinomati cabaret. Nel 1937 suona con l’orchestra del batterista Augie Schellang. Negli anni Quaranta e Cinquanta lavora prevalentemente per la WWL, organizzando molti show musicali che riscuotono un notevole successo commerciale. Verso la fine degli anni Cinquanta suona a fianco di Sharkey Bonano e nel 1960 forma una sua jazz band, chiamandovi a far parte elementi come Thomas Jefferson, Armand Hug, Mike Lala, Monk Hazel. Nei suoi ultimi anni di vita si dedica prevalentemente alla composizione, scrivendo tra l’altro molti pezzi per il trombettista Al Hirt. Muore a New Orleans il 25 luglio 1966.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".