Immaginato idealmente come un percorso alla
riscoperta dell’identità chimico-farmaceutica della città di Parma, il progetto PHARMACOPEA di Davines e Chiesi Farmaceutici è nato con l’intento di
riconnetterne gli spazi simbolo alle fonti storiche, ai materiali d’archivio, agli antichi erbari e alle farmacopee riemersi in un
meticoloso lavoro di recupero.
Il viaggio nella storia e nella teoria prende però anche la forma concreta di un vero e proprio itinerario che ogni venerdì pomeriggio – e in occasione di visite guidate speciali comunicate sul sito www.pharmacopea.it – consente di avventurarsi in un tragitto snodato tra l’Orto Botanico, l’Antica Farmacia San Filippo Neri nel palazzo di Asp Ad Personam (che potrà essere votata come luogo del cuore FAI) e l’Oratorio di San Tiburzio, dove fino al 19 dicembre 2020 rimarrà inoltre allestita Florilegium, l’installazione floreale dell’artista britannica Rebecca Louise Law, alla sua prima personale italiana, realizzata col sostegno di Cosmoproject.
Esteso su 11mila metri quadrati, l’Orto Botanico, di origine settecentesca, presenta una parte centrale concepita sull’impostazione del giardino all’italiana, due parti occupate rispettivamente dall’Arboreto e da un’area che richiama la moda inglese.
Tra le sue collezioni, spicca in particolare l’erbario Gardoni, straordinaria raccolta ottocentesca di specie indigene ed esotiche unite in modo eclettico
a prodotti farmaceutici, giornali d’epoca, ricette e note personali dell’autore. Da qui, ci si può dirigere verso l’
Antica Farmacia San Filippo Neri, gioiello segreto nel cuore di Parma e simbolo di una gloriosa storia lunga 500 anni che la identifica come parte integrante di un progetto sociale ante litteram nato con lo scopo della cura dei bisognosi. Gli scaffali di legno scuro conservano
strumenti chimici e medici, preparati antichi, ricettari a stampa e manoscritti legati all’operato della Congregazione di Carità (oggi Ad Personam).
Al piano superiore, un archivio di carte e documenti inediti parla di una vicenda virtuosa fatta di prodotti regalati ai poveri, di ricette elaborate senza sostanze preziose e della nascita del primo servizio sanitario territoriale cittadino. Nel locale attiguo, anch’esso parte del complesso che dal 1500 è sede della Congregazione, l’Oratorio di San Tiburzio (dove attualmente è in corso la mostra Florilegium) che venne edificato, secondo la tradizione, nel luogo che nel V secolo aveva visto sorgere la prima chiesa cristiana di Parma. La realizzazione di questo significativo esempio di Barocco emiliano si deve all’architetto Adalberto Dalla Nave, che nel 1722 ne concepisce la struttura con pianta a croce greca e sormontata da un tiburio poligonale che copre la cupola affrescata da Giovanni Gaibazzi fra 1883 e 1885 con l’Assunzione di Maria e i quattro evangelisti.
Attualmente chiusa per restauro, agli spazi sopra descritti si aggiungerà nel 2021 l’Antica Spezieria San Giovanni che, all’interno del Monastero Benedettino, occupa oggi quattro delle otto sale dell’impianto originale nel XIII secolo e conserva circa 250 pezzi, tra vasi, albarelli, fiaschette e boccali esposti sulle scaffalature delle varie stanze, ognuna delle quali prende il nome dalla specificità dei contenuti e degli elementi che le connotano. Sono però gli alambicchi e le bottiglie in vetro di un piccolo laboratorio a suggerire l’attività di produzione dei medicamenti.
I tre luoghi sono visitabili anche indipendentemente in altre giornate. In particolare,
l’Antica Farmacia è comunque aperta venerdì e sabato dalle 16 alle 20, domenica su prenotazone, al raggiungimento di 10 partecipanti, mentre è possibile immergersi nell’universo di
Florilegium all’Oratorio San Tiburzio il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 13, il venerdì e il sabato dalle 16 alle 20 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
L’Orto Botanico è invece
accessibile dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15 alle 18, previa prenotazione.
L’obiettivo di Pharmacopea è riqualificare tali spazi nel loro insieme, riscoprirli e riaffermarli come luoghi iconici, esprimendo appieno il fascino che il territorio può esercitare verso un turismo attratto dalla sostenibilità, dall’epopea della cosmesi e dalla tradizione del benessere.
Il percorso porterà inoltre alla realizzazione di una pubblicazione capace di tracciare una linea sino alle origini locali di un settore che caratterizza il territorio di Parma. Sarà infine attivato un volontariato aziendale che contribuirà alla valorizzazione e all’apertura di questo patrimonio storico-culturale a cittadini, e visitatori.