Home C'era una volta Peter Trunk, travolto da un’auto a Capodanno

Peter Trunk, travolto da un’auto a Capodanno

SHARE

Il 31 dicembre 1973, nella notte di Capodanno di New York, negli Stati Uniti, un’auto investe e uccide il contrabbassista e compositore Peter Trunk.

La scelta del jazz

Peter Trunk nasce il 17 maggio 1936 a Francoforte sul Meno, in Germania. Dopo aver completato la gli studi musicali si dedica prevalentemente al jazz. Nel 1957 suona in concerto e alla radio con Kenny Clarke, Stan Getz, Albert Mangelsdorff e Zoot Sims. L’anno dopo si ripete con Stan Getz e Rita Reys cui segue una lunga collaborazione con Lucky Thompson.

Il primo album come leader poco prima di morire

Fra il 1958 e il 1961 fa parte del gruppo di Albert Mangelsdorff, con il quale si fa conoscere in patria e all’estero. In questo periodo registra anche con Hans Koller. Negli anni Sessanta suona con Benny Bailey, Don Byas, Klaus Doldinger, Dusko Goykovich, Volker Kriegel, Tete Montoliu, Manfred Schoof, Lucky Thompson e Ben Webster. Nel 1972 registra con Kurt Edelhagen. Poco tempo prima di morire incide il suo primo album come leader.

 

Previous articleWolfgang Dauner, sperimentatore di successo
Next articleHappy new year!
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".