“Con questo intervento – racconta il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – vogliamo portare l’abbraccio di tutta la città ai pazienti che vivono un momento di particolare fragilità”. “Un intervento che può avere effetti importanti. Lo spazio in cui avviene la cura – spiega il primario Andrea Ardizzoni – fa parte della cura. Se un paziente oncologico è accolto in un ambiente migliore, i risultati delle terapie sono migliori”.
Negli ultimi anni infatti sempre più studi dimostrano come la qualità degli spazi di cura, la loro umanizzazione estetica e funzionale, abbia un ruolo nel favorire la risposta attiva da parte dell’organismo e la capacità di accorciare i tempi di recupero. In questo ambito il verde costituisce un vero e proprio balsamo per l’anima, contribuendo a contrastare lo stress, migliorare la risposta metabolica, alleviando sia i sintomi psichici che una parte di quelli fisici. Il contatto con la natura apporta numerosi benefici in termini di benessere psicologico, contrasta l’ansia, la depressione e può aiutare ad attenuare il dolore.
Il progetto del verde
Per la progettazione delle oasi verdi nei balconi, Palazzo di Varignana ha messo a disposizione il proprio paesaggista Sandro Ricci che ha studiato, pensato e disegnato un progetto del verde per cambiare il volto del reparto degenza di Oncologia medica, uno dei reparti più importanti dell’Emilia-Romagna che ogni anno accoglie circa 900 pazienti. L’obiettivo del progetto è stato donare una percezione di benessere grazie a scorci visivi di fioriture o foliage: per questa ragione sono state selezionate “essenze vegetali” in grado di garantire compattezza e cromatismi durante tutti i giorni dell’anno. |