E’ stata riscontrata un’anomalia nel serbatoio del reattore nucleare di Flamanville, in Normandia. A riferirlo l’autorità per la sicurezza nucleare francese.
Anomalie nel reattore nucleare di Flamanville
Si tratta di anomalie individuate nella composizione dell’acciaio di determinate porzioni del coperchio e del fondo del serbatoio. A dirlo Guillaume Bouyt, capo della divisione locale dell’authority (ASN), citato dai media francesi.
Sembrerebbe un problema diverso da quello già annunciato qualche mese fa sul coperchio del serbatoio della stessa centrale. La centrale – riferisce sempre l’autorità di sicurezza – è di ultima generazione, ma, a quanto pare, continua a creare problemi. La copertura del reattore di Flamanville, la cui costruzione è iniziata nel 2007 e dovrebbe terminare nel 2017, è stata individuata nel corso di una verifica da parte delle aziende responsabili del reattore, Edf e Areva.
“I controlli – spiega una nota congiunta delle due aziende – mostrano che uno dei parametri non era rispettato in una zona, che presentava una concentrazione di carbonio più elevata della media”. Entrambe le aziende hanno, dunque, programmato una nuova serie di controlli, in accordo anche con l’Autorità per la sicurezza nucleare e il ministero dell’Ambiente.
Dopo un controllo di routine scoperta l’anomalia
I risultati dei controlli, secondo il ministro Segolene Royal citata da Le Figaro, sono attesi per ottobre. Ma il cantiere di costruzione prosegue. Il reattore ‘Epr’ utilizza una tecnologia nucleare di terza generazione che dovrebbe consentire una produzione di energia più efficiente. Di questo tipo di centrali attualmente ce ne sono due in costruzione: uno a Flamanville e uno a Olkiluoto, in Finlandia. Eppure proprio il nucleare continua a dare dei seri problemi. L’entrata in funzione di questo reattore era prevista nel 2012 ma ha subito diversi ritardi. Ora, quest’ultimo controllo, ha evidenziato quanto alti siano i rischi per le centrali nucleari anche di ultimissima generazione. Rischi che potrebbero essere superati se si riconvertisse il sistema energetico verso fonti rinnovabili, pulite e, soprattutto, esenti da rischi per l’uomo e l’ambiente. Il dibattito sul nucleare anche in Francia continua ad essere vivissimo.