Oltre 200 personalità di spicco – tra cui le star Eva Green, Brian Cox e Alan Cumming – si sono unite in una lettera aperta internazionale per chiedere ai leader mondiali, in occasione della conferenza sul clima COP27, di porre fine all’allevamento intensivo e cambiare il nostro sistema alimentare globale.
La lettera – promossa da Compassion in World Farming nell’ambito della nuova campagna globale Fine corsa per l’allevamento intensivo – accende i riflettori sull’urgenza di trasformare il sistema alimentare globale e chiede ai leader mondiali di sostenere e realizzare un accordo globale su alimentazione e agricoltura in sede dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il documento viene diffuso oggi (17 novembre) in occasione della giornata che la COP27 dedica alle soluzioni.
Fra le 208 persone ad aver firmato la lettera ci sono celebrità del cinema e della televisione, insieme figure prominente del mondo accademico e dell’ambientalismo. Fra i nomi anche alcuni italiani come Grazia Francescato, ambientalista, Roberto de Vogli, docente presso le Università di Padova e Davis in California, e Silvia Caprioglio Panizza, docente di filosofia morale all’University College di Dublino.
Nella lettera si legge che: “Se la comunità globale vuole raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile, quelli dell’Accordo sul clima di Parigi e quelli della Convenzione sulla diversità biologica, è necessario intervenire ora per porre fine all’allevamento intensivo”.
“Dall’inquinamento alla crisi climatica, fino all’estinzione di specie selvatiche. Dalla crudeltà sugli animali, alla fame nel mondo e alla malnutrizione. Basta guardare con attenzione per accorgersi che al centro di quasi tutte le sfide globali c’è la produzione di cibo. Un sistema basato sulla sovrapproduzione e su un’alimentazione insalubre non salutari è sostenuto da metodi di allevamento intensivo.”
“Il settore zootecnico produce più gas serra delle emissioni dirette di tutti gli aerei, treni e automobili nel mondo. Se non interveniamo urgentemente, l’allevamento intensivo metterà in pericolo la nostra stessa sopravvivenza. Abbiamo bisogno di trasformare i nostri sistemi alimentari. Le persone, gli animali e il pianeta non possono più aspettare.”
Fine corsa per l’allevamento intensivo è movimento globale che nasce con l’obiettivo di mettere fine a questo sistema crudele e insensato. Lanciata lo scorso sabato da Compassion in World Farming in partnership con associazioni provenienti da tutto il mondo, la campagna si rivolge ai leader mondiali, chiedendo un accordo per porre fine agli allevamenti intensivi e trasformare il nostro sistema alimentare globale in modo che sia rispettoso verso le persone, gli animali e il pianeta. Una nuova ricerca di YouGov, pubblicata nella stessa giornata da Compassion, rivela che quasi due terzi delle persone (63%) intervistate in 13 diversi Paesi ritengono che l’allevamento intensivo mettano i profitti davanti al clima e all’ambiente.
Noto per i ruoli in The Good Wife e X2:X-Men United, Alan Cumming commenta: “La quantità di cibo che potrebbe essere usato per nutrire le persone e che invece produciamo solo per alimentare gli animali che macelliamo per la loro carne è oltre lo ‘spreco’, soprattutto quando nel mondo milioni di persone ogni giorno soffrono la fame. Abbiamo bisogno di un sistema alimentare equo, rispettoso e sostenibile. Ecco perché sostengo la campagna Fine corsa per l’allevamento intensivo di Compassion in World Farming – per contribuire a cambiare questo sistema malato una volta per tutte.”
Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia, dichiara: “Questa à la prima iniziativa di campagna del nuovo movimento Fine corsa per l’allevamento intensivo, il cui scopo è quello di mettere fine a questa pratica crudele e insensata che sta contribuendo alla corrente crisi climatica e ambientale: un terzo del riscaldamento globale è provocato dal modo in cui produciamo e consumiamo cibo. La nostra lettera aperta, rilasciata in occasione del Solutions Day della COP27, invia un chiaro messaggio ai leader mondiali e li esorta a intervenire con urgenza. È semplicissimo: se non metteremo fine all’allevamento intensivo e non trasformeremo il nostro sistema alimentare, sarà impossibile raggiungere gli obiettivi climatici. I leader mondiali devono arrivare a un accordo globale che permetta di raggiungere gli impegni presi in materia di clima e dello Sviluppo sostenibile prima che sia troppo tardi”.
Maggiori informazioni sulla campagna su END.IT