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Agira, niente Tari se adotti un cane randagio

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Foto Vadim Ghirda/AP

Agira, un comune italiano in provincia di Enna, decide per un provvedimento rivoluzionario destinato ad essere copiato da molti in Italia:  se adotti un cane randagio non pagherai la TARI, odiata bolletta della spazzatura.

Niente Tari se adotti un cane randagio

Approvato all’unanimità dal consiglio comunale lo scorso 24 marzo, il provvedimento mira a risolvere o comunque a migliorare il grande problema del randagismo, ma non solo. Il sindaco Maria Greco spiega: «Ci auguriamo che questa iniziativa sociale abbia successo. Il fine è quello di migliorare il benessere degli animali e di limitare i costi del randagismo a carico della collettività». Secondo il regolamento, chi adotta un cane catturato in paese riceverà dal comune un contributo pari al tributo Tari fino ad un massimo di 400 euro per cani di taglia piccola, 450 per randagi di taglia media e 500 per quelli di taglia grande per tutto il periodo di vita dell’animale.

Come funziona

Il regolamento prevede che chiunque, purché maggiorenne, titolare del tributo Tari e senza precedenti penali per reati contro gli animali, potrà adottare un cane. Gli interessati dovranno semplicemente compilare un modulo, disponibile presso gli uffici comunali o sul sito del comune di Agira, sezione “Albo pretorio online”.

Lo stato di salute del cane verrà verificato dal veterinario che lo affiderà poi al nuovo proprietario. L’affidatario dovrà quindi accudirlo e provvedere ad effettuare i vaccini e le cure necessarie. Incaricati del comune o del Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl controlleranno il rispetto di queste disposizioni. I trasgressori saranno obbligati a restituire il contributo ricevuto e pagare la quota giornaliera di ricovero dell’animale fino al nuovo affidamento.

L’iniziativa segue l’esempio di Bisceglie in Puglia

 

 

Fonte: ilgiornaledisicilia.it

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