Home C'era una volta Niente concerto a Roma per Barbra Streisand

Niente concerto a Roma per Barbra Streisand

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Il 26 maggio 2007 Michael Cohl, promoter del tour mondiale di Barbra Streisand, annuncia che l’unica data italiana viene cancellata.

Ritardi nella produzione?

Il concerto di Barbra Streisand era programmato a Roma per il 15 giugno nello Stadio Flaminio, ma a detta dell’organizzatore esso verrà cancellato dal calendario europeo a cause di ritardi nella produzione. Che cosa significa? La versione ufficiale sembra lineare e convincente: «Abbiamo incontrato dei ritardi della produzione inaspettati, il che significa che non saremo in grado di partire il 15 giugno come originariamente pianificato» dichiara Cohl.

Le scuse

Il promoter aggiunge poi le sue scuse personali: «Ci scusiamo profondamente con i fan di Roma e, ovviamente, daremo loro l’intero rimborso del biglietto, insieme all’opportunità di riservare un nuovo biglietto per un altro spettacolo, in un’altra città europea dello stesso tour di Barbra Streisand». Questa è la versione ufficiale. Non tutti però credono alla versione. Alcuni giornalisti infatti ipotizzano, senza essere smentiti, che il concerto sarebbe stato annullato a causa di una prevendita risultata molto al di sotto delle previsioni.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".