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Liquidi tossici nel canale di Sicilia

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Le cifre sono da rabbrividire: in Sicilia500mila metri cubi di liquidi tossici sarebbero stati sversati nell’acqua al largo di Pozzallo (Ragusa), dopo le trivellazioni nel pozzo Vega 6.

Trivelle, liquidi tossici nel canale di Sicilia

L’enorme campo di estrazione della società Edison, portato a modello di efficienza e sostenibilità in tema di trivellazioni, è sotto accusa per disastro ambientale, additato dall’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale ISPRA, la quale rende noti i risultati di un dossier in esclusiva sul mensile “S”, che sta provocando, se ce ne fosse bisogno, numerose reazioni nell’opinione pubblica e tra i coordinamenti nazionali di Greenpeace e Legambiente, le quali chiedono  lo stop immediato alle trivellazioni.

Angelo Bonelli dei Verdi sottolinea che “le modalità di smaltimento dei rifiuti petroliferi accertate dalla procura della Repubblica di Potenza non sono un caso isolato e confermano che c’è un sistema criminale che opera nel resto d’Italia nell’occultamento dei residui petroliferi” e aggiunge -“nel canale di Sicilia al largo di Ragusa, secondo i documenti dell’Ispra, sono stati smaltiti i rifiuti della piattaforma petrolifera Vega A nel pozzo sterile V6 a 2800 metri di profondità, pari a mezzo milione di metri cubi di liquidi altamente inquinanti, acque di strato miste a idrocarburi, 333 mila metri cubi di acque di lavaggio delle cisterne di petrolio e 14 mila metri cubi di acque di sentina. Per Ispra in questo modo sono stati risparmiati 70 milioni di euro smaltendo illegalmente i rifiuti”.

E mentre il ministero dell’Ambiente chiede un risarcimento, si indaga sull’autorizzazione al raddoppio della concessione da parte del ministero dello Sviluppo Economico (in quel periodo guidato da Federica Guidi) del 12 dicembre 2104, con la seguente motivazione: “ la società ha ottemperato ai termini di buona gestione del giacimento” .