New York City: svolta a favore dell’ambiente nel settore della ristorazione della grande metropoli.
Cento tra i più celebri templi della cucina della città che non dorme mai, si sono impegnati a ridurre del 50 per cento la spazzatura prodotta in cucina. Alla proposta parteciperanno inoltre alcune catene di fast food.
L’iniziativa si unisce ad altri progetti del sindaco di New York City, Michael Bloomberg, per rendere sempre più verde la Grande Mela, affidata fino alla fine dell’anno alle sue cure.
I ristoranti hanno un ruolo chiave per contribuire a ridurre i rifiuti urbani della città
New York produce ogni giorno 20 mila tonnellate di spazzatura e i ristoranti sono responsabili del 70 per cento dei rifiuti commerciali.
Hanno aderito al progetto, come riferisce una nota Ansa, gli chef dell’elegantissimo ristorante francese Le Bernardin, il popolare “noodle bar” giapponese Momofuku, i ristoranti di Mario Batali e Lidia Bastianich e quelli di Danny Meyer, il lussuoso Gramercy Tavern e la famosa catena di hamburgherie Shake Shack.
Gran parte della quantità di rifiuti nei centri urbani è prodotta dai ristoranti
”Speriamo che questi cento siano solo i primi”, ha dichiarato Bloomberg, che alla fine di dicembre lascerà, dopo tre mandati la City Hall, presentando l’iniziativa a una conferenza su come rendere le città ecologicamente sostenibili: ”I ristoranti hanno un ruolo chiave per contribuire a ridurre i rifiuti urbani di una metropoli”. L’adesione volontaria da parte degli esercizi commerciali è sicuramente un atto importante e dimostra la tendenza della città di New York verso un futuro all’insegna della sostenibilità.