I ratti di New York City stanno portando un certo numero di agenti patogeni che potrebbero essere pericolosi per la salute degli esseri umani, tra cui un virus gastrointestinale molto aggressivo da poter provocare il decesso. Questo è quanto contenuto nell’ultimo studio pubblicato dal Centro di infezione e immunità della Mailman School of Public Health della Columbia University.
I ratti invadono New York, la Grande Mela a rischio virus
“I newyorkesi sono costantemente esposti agli agenti patogeni dei ratti”, spiega Cadhla Firth del Centro di infezione e immunità alla Mailman School of Public Health della Columbia University. “Nonostante questo, sappiamo molto poco circa l’impatto che hanno sulla salute umana.”
I ricercatori hanno catturato 133 ratti in cinque zone distinte di New York, concentrandosi su quelli intrappolati all’interno di edifici residenziali. In laboratorio, esami molecolari mirati hanno confermato la presenza da 15 a 20 agenti patogeni batterici e protozoi. Un virus, Seoul hantavirus, era presente in otto ratti. E’ la prima volta che il virus è stato documentato a New York City, e gli indizi genetici suggeriscono che potrebbe essere un arrivo recente.
Il virus è stato associato a casi di febbre emorragica con sindrome renale, e la malattia renale cronica in Maryland e a Los Angeles. Non è noto quanto spesso gli esseri umani si ammalino da ratti e come i virus si possano propagare, ma secondo Firth, la trasmissione potrebbe accadere in qualsiasi modo.
I ratti lasciano dietro di loro una quantità enorme di agenti patogeni nella saliva, nelle urine o nelle feci con le quali sia persone che animali domestici entrano in contatto.
I ratti, sentinelle epidemiologiche della città
Ian Lipkin, direttore del Centro infezione e immunità, autore dello studio e il compianto Joshua Lederberg, un biologo molecolare e premio Nobel, volevano studiare i ratti a New York City per avere un punto da cui partire nell’ipotesi di una possibile pandemia.
“I ratti sono sentinelle per le malattie umane”, spiega Lipkin. “Sono in tutta la città, dai tetti, alle case, alle strade, alle fogne. Ovunque vadano, raccolgono i microbi e li amplificano. E poiché questi animali vivono molto vicino agli esseri umani, c’è un’altissima percentuale di contagio”.
Lipkin depone a favore di un continuo monitoraggio sulla popolazione dei ratti con degli studi incrociati con la popolazione per capire come e quanto gli animali e i microbi che trasportano ci fanno male.
Nuovi virus mortali provenienti dai topi
Un nuovo metodo di screening sviluppato dal Centro per l’infezione e immunità della città ha identificato 18 nuovi virus tra cui due provenienti proprio dai topi: NrHV-1 e NrHV-2.
Anche se non compatibile con l’epatite C che colpisce gli uomini, questo tipo di virus porta ad un deterioramento del fegato simile a quanto accade in quei soggetti colpiti da Epatite C.
Fonte: Columbia University