Home C'era una volta Nelson Cadillac Williams, la tromba che scelse l’Europa

Nelson Cadillac Williams, la tromba che scelse l’Europa

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Il 26 settembre 1917 nasce a Birmingham, in Alabama, il trombettista Nelson Williams soprannominato “Cadillac”.

Gli inizi al piano

Nelson inizia a suonare il pianoforte all’età di tredici anni dilettandosi anche a trarre note da altri strumenti. Qualche anno più tardi opta definitivamente per la tromba. Fa il suo debutto professionale nel 1932 a fianco di Cow Cow Davenport ed entra poi a far parte dei Trianon Crackerjacks, con i quali effettua vari tour. Tornato nella sua città natale assume la direzione del gruppo Dixie Rhythm Girls, per poi trasferirsi a Philadelphia dove suona con vari gruppi locali. Nel 1939 è un componente fisso dell’orchestra di Tiny Bradshaw che, a quell’epoca, gode di uno straordinario successo di pubblico. La Seconda Guerra Mondiale blocca la sua attività e solo dopo il 1945 torna a suonare prima con la big band di Billy Eckstine e, successivamente, con il gruppo di John Kirby e con il quartetto di Billy Kyle.

La scelta dell’Europa

Tra il 1949 e il 1951 suona e incide con l’orchestra di Duke Ellington, nella quale ha modo di emergere anche come solista, dimostrando particolari capacità tecnico-espressive nell’uso della sordina (gli assoli di tromba muta che si ascoltano in Fancy Dan e in Brown Betty del 1951 sono opera sua). Nei primi anni Cinquanta lascia gli Stati Uniti e si stabilisce in Francia, dove forma una propria orchestra nella quale si avvicenderanno in periodi diversi Don Byas, Zutty Singleton, Pierre Michelot, Wallace Bishop e molti altri. Più o meno contemporaneamente suona e incide con le orchestre di Claude Luter, Jean Bonal, con la Dutch Swing College Band e con altre note formazioni europee. Muore a Voorburg, in Olanda, il 20 novembre 1973

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".