Più libri più liberi compie ormai diciotto anni e la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria di Roma celebra la sua maggiore età ponendo al centro dei suoi programmi culturali lo straordinario cantiere comune che è l’Unione europea, i suoi confini ed un appello ad immaginare il futuro per progettare il presente, un ideale che si nutre di inclusione e partecipazione.
L’appuntamento, dal 4 all’8 dicembre 2019 nel famoso centro congressi dell’architetto Massimiliano Fuksas (dedicato esclusivamente agli editori indipendenti italiani) si conferma uno dei più partecipati eventi della Capitale, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, vantando in questa edizione, oltre 520 espositori e 670 appuntamenti culturali. INFO https://plpl.it/
All’inaugurazione Andrea Martella, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Informazione e all’Editoria; Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, e Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori. Si sono uniti alla presentazione Annamaria Malato, presidente di Più libri più liberi, il vicesindaco con delega alla Crescita Culturale di Roma Capitale Luca Bergamo, il direttore dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Roberto Luongo, il presidente Gruppo Piccoli Editori AIE Diego Guida, il presidente di EUR S.P.A Alberto Sasso.
E’ questo anche un luogo idoneo all’incontro tra operatori professionali, per discutere le problematiche del settore e individuare le strategie da sviluppare, in uno spazio ovattato e sublime, sospeso tra cielo e terra, luogo divenuto magico e adatto alla concentrazione, alla progettazione. Utili approfondimenti: http://www.giornaledellalibreria.it/
I romani (e non solo) si sono già attivati affollando le sale, gli incontri, reading, dibattiti su temi di attualità, iniziative per la promozione della lettura, musica e performance live. In questo primo giorno anche tantissime scuole e schiere di ragazzi di tutte le età hanno affollato sale e corridoi, anche piccolissimi, tutti pronti ad intraprendere, alcuni per la prima volta, percorsi di lettura non scolastica. Sono infatti questi i settori della letteratura per ragazzi, i più vivaci del mercato editoriale italiano. Il programma per loro è ospitato sia negli spazi tradizionali della Fiera sia nell’apposito Spazio Ragazzi, realizzato da Più libri più liberi in collaborazione con Roma Capitale e l’Istituzione Biblioteche di Roma. Tra i moltissimi eventi, l’incontro intitolato “Molti modi di essere libro”, con l’architetto, artista e designer Mauro Bellei (venerdì 6 dicembre, ore 15.30, Area Laboratori). Anche quest’anno inoltre la Regione Lazio rinnova il regalo speciale per gli studenti: un buono del valore di 10 euro per l’acquisto di libri in Fiera.
A proposito di confini europei, segnaliamo un’interessante pubblicazione di Robin Edizioni, sulla riscoperta di Karl Emil Franzos (1848-1904) un autore ingiustamente dimenticato ma assolutamente idoneo a farci riflettere sui nostri atteggiamenti nell’ancora attuale postmoderno. Si tratta della riedizione di un romanzo Moschko di questo autore mentre il curatore del libro Claudio Salone, intervistato in Fiera (in foto) dichiara:
– Mi interessa molto la cultura austriaca del primo ventennio del XX secolo e più in generale del secondo ottocento. Franzos è un autore tradotto in Italia ma, secondo me, ancora poco conosciuto. Moschko è un testo poetico, capace di restituire atmosfere e luoghi d’Europa poi travolti dalla barbarie nazista e oggi scomparsi pressoché completamente –
- Il romanzo Moschko appartiene alla maturità dell’autore, Karl Emil Franzos, ebreo austriaco nato in Galizia nel 1848. Suo padre era medico e apparteneva all’ebraismo illuminato della Haskalah. Fu tenace assertore del primato della cultura tedesca, non già in senso nazionalistico, bensì come lievito di progresso per tutti i popoli, in particolare quelli che vivevano all’interno dell’impero austro-ungarico. In questo senso fu avversario del movimento sionista e venne accusato di essere un assimilazionista. Il romanzo “Moschko del ‘Parma” (1880) narra la storia esemplare di un giovane ebreo nato in uno dei tanti Shtetl ruteni verso la metà del XVIII secolo, al tempo della prima guerra di indipendenza italiana (tra i protagonisti sullo sfondo del romanzo c’è il generale Radetzky). Si tratta di un giovane molto povero, dal fisico poderoso (cosa assai rara tra gli ebrei del tempo) che ha un carattere inquieto, incapace di accettare l’immobilismo che permea la vita dei pii ebrei chassidici di quelle terre, condannati a vivere in una condizione di rassegnata subalternità. Aiutato dalla sua prestanza, va prima a bottega da un fabbro cristiano, suscitando lo scandalo dei suoi correligionari, poi, approfittando delle leggi “progressiste” volute da Giuseppe II sulla coscrizione obbligatoria, che coinvolgevano, per la prima volta, anche gli ebrei, si arruola volontario nel reggimento “Parma”, con il quale partecipa alle campagne militari in Ungheria e in Italia. Scacciato dalla comunità ebraica di appartenenza, diventa una sorta di paria, che per di più si innamora (corrisposto) di una ragazza cristiana. Le pagine del libro sono popolate da un gran numero di personaggi, a mezza via tra il tragico e il grottesco, ma sempre rischiarate dalla luce della Ragione, anche nei momenti più bui e tristi. Franzos, in un clima di rinascente nazionalismo e antisemitismo, vuole lanciare un messaggio che richiami tutti a superare – non a cancellare – le differenze tra i popoli, in nome di un ideale di bontà universale che contrasti l’intolleranza e il pregiudizio. –
Una lettura interessante questo libro, così adatto ai nostri tempi nei quali non si placa il nazionalismo ed il razzismo di vecchia data, adatto quindi a poter investire qualche parola in più per contrastare l’odio gratuito e l’aggressione che sostituisce, spesso, ogni rapporto con i nostri simili. Così invece sulla tomba di Franzos è stato scritto: “Se pure possedessi tutto lo sfarzo della Terra e in te fiorisse la somma saggezza, quello che solo di te fa un essere umano è pur sempre la bontà.”
Claudio Salone è stato insegnante di greco e di latino e poi il preside. Ha tradotto per lunghi anni testi dall’inglese, dal francese e dal tedesco, su argomento storico, archeologico e di narrativa. Per la Robin Edizioni ha pubblicato Sul limitare: il gatto al tempo dei greci e dei romani (2018) e la prima edizione italiana del romanzo La battaglia per Vienna di Hugo Bettauer (2018).
Segnaliamo inoltre Edilazio, una piccola ma talentuosa casa editrice, presente ogni anno alla Fiera. Nata nell’ottobre 1998 per iniziativa di Willy Pocino, apprezzato scrittore di cose romane e direttore della rivista “Lazio ieri e oggi”, è specializzata in pubblicazioni di carattere storico, archeologico, artistico e culturale riguardanti Roma e il Lazio. Edilazio si propone di far emergere e valorizzare aspetti, realtà, luoghi noti e meno noti, nonché di sensibilizzare il grande pubblico alla conservazione e alla tutela del patrimonio regionale.
Obiettivo generale infatti, è quello di contribuire a una diffusa rinascita culturale, a livello locale, soprattutto ad una conoscenza sempre più approfondita del territorio laziale, straordinariamente ricco di tesori artistici, molti dei quali ancora poco conosciuti e non adeguatamente apprezzati, spesso abbandonati in rovina. Moltissimi i titoli dei libri sugli itinerari storici ed artistici, moltissimi i numeri della rivista “Lazio ieri e oggi”, interessante anche l’ultimo nato Il dizionario delle chiese più belle di Roma, autori Mariarita Pocino (in foto) e Willy Pocino; prefazione card Raffaele Farina. http://www.edilazio.com
Segnaliamo inoltre, ben consapevoli che l’unione fa la forza, Librerie di Roma che si sono riunite in un momento in cui molte librerie hanno chiuso i battenti, consapevoli che – Ogni libreria è un presidio culturale che lavora sul territorio, una risorsa per i quartieri di Roma. Tutti insieme siamo una squadra con un solo scopo: fare gruppo e lavorare insieme per rilanciare il ruolo delle librerie! Insieme a tutti voi al grido di #collaborazione, #partecipazione, #condivisione http://www.libreriediroma.it/ Librerie di Roma – LdR. Si chiama così il progetto di una rete di quaranta piccole librerie indipendenti della Capitale che si sono ispirate alle francesi Paris Librairies, utilizzando un unico software per la gestione del magazzino. L’idea era stata presentata su impulso dell’Assessorato alla Crescita Culturale al bando regionale Rete d’impresa tra le attività economiche su strada, ed ha permesso a Roma Capitale di vincere nel settore cultura. Una volta realizzata, l’iniziativa consentirà a ciascuna libreria di rispondere in tempo reale alle richieste dei cittadini e comunicare istantaneamente dove si trova il volume cercato. La creazione di un sito web e di un’applicazione per smartphone renderà questa ricerca immediata da qualunque luogo della città.
Infine nel giorno di chiusura di Più libri più liberi segnaliamo il grande omaggio ad Andrea Camilleri, con la presentazione per la prima volta di Autodifesa di Caino (Sellerio) il monologo mai andato inscena, che lo scrittore, morto il 17 luglio 2019, avrebbe dovuto portare in scena a Caracalla il 15 luglio.
La manifestazione è sostenuta dal Centro per il libro e la lettura, dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dalla Camera di Commercio di Roma Unioncamere Lazio, dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria e da ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e di BNL Gruppo BNP Paribas. E’ realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC Azienda per i trasporti capitolina, EUR spa, Roma Convention Group e si avvale della Main Media Partnership di RAI. Più libri più liberi, inoltre, partecipa ad ALDUS, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato, diretta da Fabio Del Giudice e il programma culturale è pensato e curato da Silvia Barbagallo.
LE FOTO DELL’ARTICOLO SONO DI VALTER SAMBUCINI