Le bollenti temperature registrate in questi giorni su tutta la Penisola non sono solo il frutto di una congiunzione temporale particolare ma anche il segnale di un progressivo surriscaldamento del nostro Pianeta. D’altra parte, il dibattito sul climate change sarà centrale nei destini di tutta l’umanità per i prossimi decenni. Ma cosa fare nel nostro piccolo? Abbiamo la possibilità di contribuire a fermare questo pericoloso count-down? La risposta è affermativa se siamo disponibili a prendere in considerazione l’idea di una mobilità alternativa a quella conosciuta sin oggi. Per approfondire il discorso sui nuovi mezzi di trasporto, sulla riduzione dei costi e il miglioramento delle prestazioni, Dailygreen ha intervistato Gian Franco Nanni, Direttore Marketing di Askoll, azienda italiana impegnata, tra le sue attività, nella progettazione e costruzione di biciclette e motorini elettrici.
Askoll, un’azienda all’insegna della mobilità sostenibile
Gian Franco, benvenuto sulle nostre pagine elettroniche. Per cominciare, direi di presentare Askoll ripercorrendone un momento la storia.
Askoll nasce nel 1978 quando l’attuale Presidente Elio Marioni ebbe l’idea di applicare la tecnologia sincrona a dei micromotori per acquari opportunamente modificati. Si trattava della prima applicazione motoristica di questo tipo che consentiva di diminuire i consumi di energia e garantiva una maggiore durata mantenendo un’estrema affidabilità. Senza dimenticare la diminuzione, in termini di impiego, di materiale come il ferro, il rame e la plastica con cui venivano realizzati i motori stessi. Per Askoll, il cammino della sostenibilità parte, quindi, da molto lontano. Verso la metà degli anni ’80, emerse la volontà di applicare queste specifiche conoscenze tecnologiche ad altri campi e fu così che Askoll prese a investire nel settore degli elettrodomestici (pompe per lavatrici, lavastoviglie) al fine di ridurre i consumi di materie prime e favorire il contenimento dei costi. Solo per fornire un dato riguardante la nostra attività, segnalo che, ad oggi, siamo arrivati a circa 850 brevetti depositati. Intorno al 2000, Askoll ha investito nel settore del riscaldamento e delle pompe per caldaie raggiungendo, anche qui, l’obiettivo di ridurre l’impiego di materie prime, consumi ed energia.
Con nostra grande soddisfazione, non posso non menzionare il fatto che lo specifico Regolamento UE del 2015 fa obbligo di rispettare, per tutte le pompe installate, una serie di misure equivalenti a quelle che abbiamo inventato noi così come, nel settore degli elettrodomestici e dell’acquariologia, la concorrenza ha dovuto far propri i nostri parametri. Nel 2012 Askoll disponeva di tutte le tecnologie motoristiche adeguate per l’utilizzo nel settore della mobilità elettrica e per l’avvio della produzione di scooter, motorini e biciclette. Da questo punto di vista, abbiamo anticipato i tempi ben sapendo che questa è, ad oggi, una mobilità di nicchia in Italia ma essendo consapevoli che, determinate esigenze di mobilità sostenibile, sono avvertite da una crescente fetta di clientela attenta all’ambiente e al risparmio. L’embrione della nostra attività in questo campo è stata un’iniziale gamma di mezzi di trasporto costituita da due veicoli, uno scooter elettrico e una bicicletta a pedalata assistita, e una prima struttura distributiva costituita da punti vendita monomarca Askoll. Tutto questo nel 2015. Certamente siamo ancora agli inizi nel nostro Paese in quanto l’Italia è un mercato molto più difficile rispetto a Olanda, Norvegia e Germania.
Che bilancio trai per quanto riguarda il 2016 in termini di vendite e diffusione del marchio Askoll?
Il bilancio 2016 è decisamente positivo e ha segnalato una grande crescita. Rispetto al 2015, dove il marchio era ancora poco noto, la nostra gamma di mezzi limitata e la distribuzione poco presente, nel 2016 abbiamo raddoppiato le vendite sempre rimanendo nell’ambito della nicchia dell’elettrico. La soddisfazione di Askoll non è stata solo quella di aver registrato la crescita di fatturato e maggiori volumi di vendita ma anche di aver visto crescere i punti distribuzione: appena quindici nel 2015, più di ottanta tra monomarca e plurimarca a fine 2016 dando così avvio allo sviluppo di una distribuzione più capillare sul territorio nazionale. Mentre sul settore bici non disponiamo ancora di dati precisi in termini di vendite, per quanto riguarda il mercato degli scooter elettrici abbiamo immatricolato ben 313 pezzi circolanti sulle strade su circa 700 totali in Italia, per quanto riguarda i 50 cc. Siamo vicini al 50% del mercato di questa promettente nicchia.
Cosa dobbiamo aspettarci per questo 2017 e per gli anni a venire? Quali i progetti in cantiere di Askoll sulla mobilità sostenibile?
Per quanto concerne il 2017, la gamma si sta ampliando sempre di più anche perché abbiamo varato proprio quest’anno, un altro modello di bici e di scooter per cercare di incrementare il pubblico di persone interessate ai nostri mezzi elettrici. Abbiamo appena lanciato l’eB3, il nuovo modello di bicicletta che è una sorta city bike ma con una dotazione studiata per gite fuori porta e cicloturismo. In estrema sintesi, per cercare di uscire dalla città.
Abbiamo poi varato l’eS3, uno scooter che amplia il raggio d’azione e che è l’equivalente di un 100 cc. Nei nostri piani, dovrebbe risultare più appetibile per il pendolarismo cittadino grazie a una velocità maggiore e a una tratta più lunga. Stiamo poi finalizzando il lancio di una bici elettrica pieghevole utile per spostarsi in città e di una bici elettrica per i ragazzini tra i 9 e 13 anni, specie per coloro che intendono prenderla per andare a scuola. Com’è facilmente intuibile, stiamo lavorando per iniziare a diffondere l’idea della mobilità elettrica anche in chiave educativa. Ultima considerazione che vorrei fare, è che stiamo procedendo con lo sviluppo della nostra rete distributiva con l’obiettivo di raggiungere oltre 200 punti vendita per la fine di quest’anno.
Parliamo di Mobilità sostenibile. Innegabile che ci sia un cambiamento nel concetto culturale stesso di trasporto. Quale parte intende ritagliarsi Askoll in questo decennio di cambiamenti?
La mobilità elettrica sta diventando sempre più strategica nel contesto attuale e direi che è il presupposto di un cambiamento molto consistente nel panorama del trasporto. Mi permetto di dire che il futuro è già qui specie se pensiamo all’utilizzo di bici e scooter elettrici sui brevi percorsi e che si può applicare immediatamente a una gran massa di persone. Sottolineo che l’aspetto culturale è ancora il frangente più critico in quanto, nella mentalità degli italiani, il concetto di una mobilità alternativa rispetto a quella conosciuta sin oggi è ancora poco presente come abitudine. E proprio per ovviare a questo tipo di problematica, abbiamo organizzato lo scorso anno l’ Askoll tour proprio per permettere l’utilizzo diretto dei nostri mezzi alle persone e per cercare di sfatare falsi miti e credenze erronee sulla mobilità sostenibile. L’obiettivo del 2017 è quello di lavorare sulla sensibilizzazione verso l’utilizzo del mezzo elettrico e l’ Askoll tour di quest’anno si è colorato anche di giochi e quiz proprio per stimolare una presa di coscienza da un punto di vista culturale. Si è trattato non solo di fornire informazioni utili e di promuovere i nostri veicoli ma di diffondere, per quel che possiamo fare, anche la cultura della mobilità elettrica.