Negli ultimi 5 anni in Monzambico, sono stati uccisi ben il 50% degli elefanti a seguito del dilagare della piaga del bracconaggio: in tutta l’Africa i cacciatori ne colpiscono 96 al giorno.
Mozabico, uccisi in 5 anni il 50% degli elefanti
A seguito di uno studio condotto dalla fondazione americana Wildlife Conservation Society (Wcs) in collaborazione con il governo dello Stato africano, soltanto negli ultimi 5 anni, i bracconieri hanno ucciso la metà degli esemplari di elefantipresenti in Mozambico. I dati parlano chiaro: la popolazione di questi splendidi animali è passata da 20mila a 10.300 esemplari.
La quasi totalità delle uccisioni si è verificata nell’area nord del Paese, dove il numero è sceso da 15.400 a 6.100, soprattutto a causa della presenza di bracconieri giunti dal confinante stato della Tanzania.
Il commercio illegale di avorio, la prima causa
Il commercio illegale di avorio resta la prima causa delle uccisioni e va ad alimentare la piaga del bracconaggio che riguarda ovviamente tutta l’Africa.
Stando alla ong Elephant Without Borders, nel continente restano 470mila esemplari contro i 550mila del 2006 e la Wcs stima che ne vengano uccisi 96 al giorno, circa 35mila ogni anno.
A seguito di questo studio, il governo del Mozambico corre ai ripari per combattere il bracconaggio e il traffico illegale più efficacemente, siglando un memorandum d’intesa con l’esecutivo della Tanzania, volto a rafforzare la collaborazione transnazionale. Un analogo accordo era stato firmato da Mozambico e Sudafrica nel 2014.
Fonte: Ansa