Home C'era una volta Mike Lang, tra tasti e composizione

Mike Lang, tra tasti e composizione

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Il 10 dicembre 1941 nasce a Los Angeles, in California, il pianista Michael Anthony Lang, più conosciuto come Mike Lang.

Lo studio e la passione

Figlio dei due famosi pubblicitari Jennings Lang e Flora Pam Friedheim inizia lo studio del pianoforte a cinque anni. Dopo la prematura scomparsa della madre, a partire dal 1956 della sua formazione musicale si occupa la nuova compagna del padre, la cantante Monica Lewis. Nel 1963 vince un premio che gli garantisce una scrittura di tre settimane al Village Vanguard, dopo un breve periodo con il trio di Bob Pozar. Nel 1965 entra a far parte come pianista della Los Angeles Neophonic Orchestra e nello stesso anno suona nel quintetto di Paul Horn per il quale compone anche un pezzo. Nel 1967 forma un trio in proprio con il quale si esibisce per un paio di anni mentre lavora anche con Don Ellis e Tom Scott

Brani che lasciano il segno

Verso la fine degli anni Sessanta inizia sia come compositore che come strumentista a lavorare con notevole frequenza per il cinema, la TV e per sedute discografiche con una infinità di musicisti incidendo un numero incalcolabile di album. Il suo pianoforte finisce così nelle registrazioni di artisti come Ray Charles, Natalie Cole, Ella Fitzgerald, Aretha Franklin, Marvin Gaye, Vince Gill, Milt Jackson, Lee Konitz, Diana Krall, John Lennon, Arturo Sandoval, Barbra Streisand, Josh Groban e Frank Zappa. Ha suonato anche con alcuni dei più grandi nomi del jazz, come Lee Ritenour , Oliver Nelson , Bud Shank , Don Ellis , Shelly Manne e Stan Kenton. Muore il 5 agosto 2022.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".