La coscienza ambientale ed ecologica parte dalla conoscenza e dal rispetto dell’ambiente che ci circonda, a partire dai più piccoli. Da qui è nato il progetto MeteoHeroes, a cura del Centro Epson Meteo.
Meteo Heroes a servizio dell’ambiente
Si tratta di un progetto rivolto alle nuove generazioni. Attraverso una divertente App, i bimbi (insieme ai loro genitori) impareranno a conoscere il mondo della meteorologia, acquisendo piano piano tutte le informazioni utili per conoscere l’ambiente.
Meteo Heroes a cura del Centro Epson Meteo
“Il progetto – spiega in un’intervista rilasciata a TgCom24 Andrea Giuliacci, meteorologo del Centro – nasce da una precisa considerazione che abbiamo fatto al Centro Epson Meteo nel corso degli ultimi anni. Ci siamo resi conto, cioè, che spesso si parla di cambiamenti climatici, coscienza ecologica, rispetto per l’ambiente, senza che nel pubblico ci sia un’adeguata consapevolezza di ciò di cui si discute. Per non parlare dei fenomeni meteorologici. La maggior parte della gente, per esempio, parla di uragani e trombe d’aria come se fossero la stessa cosa. È difficile istruire le persone adulte su tematiche specifiche e, spesso, complesse, come possono essere quelle meteorologiche e climatiche. Ci siamo convinti che, per creare una solida base scientifica, si debba iniziare già da piccoli. E quale strada migliore per fare questo, se non il gioco? Oggi tutto si fa con gli smartphone, con il digitale: quindi l’ideale era pensare a una nuova app. Uno strumento divertente e innovativo, che desse ai bambini le basi della meteorologia rendendo semplici i temi più complessi. Il tutto, appunto, attraverso il gioco”.
Meteo Heroes, la cultura a servizio dell’ecologia
“L’idea – continua il meteorologo – è quella di fare cultura: e la cultura non può essere a pagamento. Per questo l’app è disponibile sulle piattaforme, in italiano, gratuitamente. Da pochi giorni, inoltre, è disponibile in lingua inglese nei paesi anglosassoni (Usa, Australia, Regno Unito, Scandinavia). Infine, da dicembre 2016 arriverà anche in Cina: e la lingua sarà naturalmente il cinese”.