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Mercurio nei pesci, è allarme

Andando al mercato del pesce, certo non si pensa quasi mai che si potrebbe ingerire qualcosa che possa essere dannoso per la salute. Non si pensa, per esempio, che nei frutti di mare ci potrebbe essere del mercurio assolutamente dannoso per la salute umana. Il fatto è – sostengono gli scienziati – che in realtà nessun tipo di livello di mercurio può essere ritenuto ammissibile per l’uomo, anche perché, se pure questo esiste nel mare nel suolo, quello che, purtroppo, viene rilasciato in atmosfera dipende quasi del tutto dalla combustione di combustibili fossili come petrolio, carbone e gas naturale.

Mercurio nei pesci, è allarme

Questo tipo di inquinamento da mercurio cade direttamente in mare e questa forma di mercurio presenta è vero un basso rischio perché può esser facilmente ‘depurata’ dall’acqua.

Ma ne esiste un’altra, ed è determinata da quel che riescono a fare i batteri che convertono il mercurio in una forma altamente tossica chiamata metilmercurio.

Questo viene assorbito dal fitoplancton divorato dallo zooplancton e finisce alla fine direttamente sui nostri piatti. C’è ancora molto da imparare sugli effetti e i danni causati dal metilmercurio. Resta la domanda: si può evitare tutto questo? In un solo modo: non producendo più combustibili fossili e riconvertendo l’energia, da fossile in pulita.

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