Meno smog e modelli di vita di qualità, per ottenere questo il futuro è nelle smart cities o, meglio, nelle città connesse. La conferma proviene da un recente studio di Orange book-efficienza energetica e nuovi servizi per le città” messo a punto da Utilitalia, Fondazione Utilitatis, in collaborazione con EfficiencyKNow.
Meno smog, puntare su smart cities
In sostanza – propone lo studio – per aumentare la consapevolezza verso l’uso razionale delle risorse, occorre responsabilizzare i cittadini stimolandone la partecipazione. E prorio in questo contesto un ruolo chiave lo hanno le attività delle utilities. Per fare un esempio: se si connette un sistema di impianto idrico in modo automatico questo può far risparmiare il 10% di acqua, dal 12 al 30% di energia elettrica, e ridurre fino al 30% i malfunzionamenti con un taglio dei costi di manutenzione dal 15 al 30%.
Meno smog, smart cities consentono una riduzione del 50% di CO2
Così nel teleriscaldamento, alcuni investimenti tecnologici eseguiti che hanno interessato 1.135.613 utenti hanno determinato un risparmio di energia pari a 486.531 Tep (tonnellata equivalente di petrolio) e una riduzione della CO2 di 1.574.850 tonnellate all’anno. Nel settore del biogas, altro esempio, solo nell’ultimo triennio sono stati investiti 75 milioni e per una produzione pari a circa 20 milioni di metri cubi all’anno. Quanto alle reti di illuminazione pubblica la sostituzione con circa 260 mila nuovi punti luce con tecnologia a led ha ridotto la CO2 di 38mila tonnellate/anno.
Meno smog, il ruolo fondamentale delle multiutilities
“C’è bisogno di multiutilities forti e organizzate e non frammentate”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti sottolineando che “il settore ambientale è la vera sfida economica degli anni a venire”. “La valorizzazione delle risorse esistenti e di quelle generabili è la principale finalità di un’agenda nazionale necessaria per le città in cui le multiutility possano essere protagoniste per lo sviluppo dell’efficienza energetica nel nostro Paese” ha confermato il vice ministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova”.
“L’efficienza è la strada primaria da percorrere” e “tutti i Comuni sono nostri alleati – sottolinea il presidente di Utilitalia Giovanni Valotti – Dobbiamo chiederci come costruire soggetti industriali efficienti, gli unici che potranno stare sul mercato, non perdendo di vista il radicamento sul territorio”. Per il Sud “ci vuole un Piano speciale: non possiamo aspettarci che ci pensi il mercato perché il mercato li’ proprio non c’è”.
Le smart cities, le città connesse renderanno in questo modo i cittadini più contenti dei servizi pubblici, con un notevole risparmio in bolletta e non solo: migliorerà la qualità dell’aria con trasporti sostenibili. Insomma, per avere meno smog, occorre essere più smart.