Home C'era una volta Mel Powell, grande talento e versatilità

Mel Powell, grande talento e versatilità

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Il 12 febbraio 1923 nasce a New York il pianista, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra Mel Powell, registrato all’anagrafe con il nome di Melvin Powell.

A dodici anni con i Dixieland Six

Mel Powell frequenta le scuole superiori a New York e si diploma a soli quattordici anni. In età pre-scolare studia privatamente il pianoforte. A dodici anni è a capo dei Dixieland Six, che per vari mesi si esibisce al Palais Royal di Nyack, New York. Due anni dopo entra nel gruppo dei Dixielanders e fa parte di band di primo piano, tra cui quelle di Bobby Hackett, Zutty Singleton, Georg Brunis e Jimmy McPartland. È in questo periodo che stringe amicizia col pianista Willie “The Lion” Smith, dal quale riceve un’ulteriore istruzione formale. Suona poi con le orchestre di Muggsy Spanier e di Benny Goodman. L’anno seguente entra nella big band della CBS diretta da Raymond Scott. Dal 1943 al 1945 sotto le armi suona con l’orchestra dell’aeronautica militare di Glenn Miller. Smobilitato se ne va a Hollywood dove lavora come pianista-arrangiatore in studi di incisione locali.

L’abbandono e il ritorno

Abbandona successivamente quasi del tutto l’attività professionale per approfondire le sue conoscenze musicali sotto la guida di famosi musicisti e diventa insegnante di teoria musicale alla Yale School of Music. Suona occasionalmente, in questo periodo, con vari gruppi diretti da Benny Goodman. Nel 1954 riprende l’attività professionale e si allontana in misura sempre maggiore dal mondo del jazz per dedicarsi alla musica classica e allo studio dell’orchestrazione e della composizione. Musicista straordinariamente precoce, di grande talento e versatilità. Partito inizialmente dalla imitazione di Earl Hines, di Teddy Wilson e di Jess Stacy, si crea presto uno stile proprio, che si fa nel tempo sempre più sofisticato a seguito delle sue frequenti escursioni nel campo della musica dotta. Orchestra e compone per Benny Goodman. Incide con l’orchestra e le piccole formazioni di Benny Goodman, con Wingy Manone, con il trio di Ray McKinley e con vari altri gruppi. Registra inoltre un gran numero di dischi anche con sue proprie formazioni.  Muore il 24 aprile 1998.

 

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".