Dailygreen

Mario Bertolazzi, un chimico al piano

Il 10 ottobre 1918 nasce a Bologna il pianista e compositore Mario Bertolazzi. Inizia lo studio del pianoforte prima con lezioni private e poi frequenta i corsi del conservatorio di Bologna dove ottiene il diploma in composizione.

La laurea in chimica

Parallelamente, seguendo il consiglio dei genitori, si dedica con profitto anche agli studi universitari conseguendo la laurea in chimica. Alla fine degli anni Trenta si appassiona al jazz e nel 1938 partecipa alle serate organizzate dagli Hot Club di Bologna e Milano. Nello stesso anno registra quattro brani, Ciribiribin, Sogno d’Amore, Sera e Tiger Rag, per la casa discografica La Voce del Padrone mettendo in mostra una particolare abilità a mescolare le atmosfere jazz con la canzone. Il suo stile pianistico richiama quello di Bix Beiderbecke. Con l’intensificarsi delle proibizioni del regime nei confronti delle sonorità che arrivano d’oltreoceano gioca a mascherare l’ispirazione jazz nello swing e nella canzone ritmica in genere.

Dal jazz alle colonne sonore

Dopo la Liberazione dirige vari gruppi a suo nome che alternano musica leggera e jazz, e nel 1948 prende parte alla registrazione di due un paio di dischi per la serie Jazzisti Italiani della Odeon, curata da Roberto Nicolosi, insieme a un gruppo di musicisti bolognesi (Corredo Bezzi alla tromba, Cesare Bergonzi al clarinetto e al sax tenore, Sergio Nardi alla chitarra, Filippo Francesconi al contrabbasso e Vincenzo Greci alla batteria). Negli anni successivi l’attività di Mario Bertolazzi si dedica soprattutto alla composizione di colonne sonore per la rivista, il cinema e la musica leggera anche con lo pseudonimo di Colt J J. . Muore a Roma l’8 ottobre 1986.

 

Exit mobile version