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Macchine elettriche, presto il Gran Premio

Macchine elettriche Gran Premio

Nessuno scherzo, il matrimonio tra Formula 1 e  macchine elettriche  si celebrerà davvero il prossimo anno con l’ufficializzazione del calendario di quello che è stato già chiamato, dalla Federazione Internazionale dell’Automobile, Primo Gran Premio di Formula E.

Dalla Shell Eco Marathon alla Zero Race World Route

A dire il vero, novità solo in parte, visto che le macchine elettriche, a dispetto dei tanti scetticismi legati alle loro prestazioni, sono comunque ormai da diverso tempo protagoniste di alcune gare internazionali: pensiamo alla Shell Eco Marathon, da poco svoltasi in Germania con vetture progettate da studenti di tutto il mondo, alla Future Car Challange o alla Zero Race World Route, evento disputatosi nel 2010 con ben 150 città toccate in 80 giorni di tappe.

La formula E

Ma è chiaro che la Formula E, con il suo inizio, rappresenterà qualcosa di molto più importante: l’organizzazione, infatti, di un vero e proprio campionato mondiale con, per ora, otto circuiti tutti cittadini (a Roma-Londra-Los Angeles-Miami-Pechino-Putrajaya-Buenos Aires- e Rio de Janeiro), alcune delle maggiori case automobilistiche e alcuni tra i migliori piloti in circolazione, non potrà che dare un’ulteriore e forte spinta a tutto quel movimento che ormai da anni ragiona e opera in termini di sostenibilità ed ecologia.

Macchine elettriche nel massimo silenzio

Niente più, dunque, inquinamento acustico con rombi assordanti, ma solo macchine elettriche silenziose alimentate da batterie a ioni litio, che azzereranno anche quello atmosferico, pronte a darsi battaglia lungo suggestivi percorsi urbani.

Nel rispetto del pianeta

Nessun dubbio, però, almeno così assicurano gli esperti, sul fatto che le gare resteranno comunque appassionanti, con, anzi, un pizzico in più di suspence visto che, durante il normale pit stop, ad essere sostituite non saranno le solite gomme ma le intere vetture con tanto di piloti: già, perché le singole batterie, montate su ogni singolo motore, avranno un’autonomia di soli 25-30 minuti, chiaramente non sufficiente a completare l’ora di gara prevista invece dal regolamento.

Insomma gli ingredienti sembrano esserci tutti e anche l’entusiasmo come emerge dalle stesse parole del Presidente della Fia, Jean Todt: “le corse attireranno un pubblico nuovo, più giovane e rappresenteranno un’opportunità maggiore per condividere valori come energia pulita, mobilità e sostenibilità”. E allora che si perda pure in velocità con punte massime di soli 220 Km/h se a guadagnarci saremo, però, noi e il nostro “vecchio fedele pianeta”.

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