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L’urlo di Tardelli

L’11 luglio 1982 l’Italia conquista in Spagna il suo terzo Campionato del Mondo di Calcio.

Un inizio stentato

Il torneo si svolge in Spagna dal 13 giugno all’11 luglio. L’Italia è inserita in un gruppo che comprende Polonia, Perù e Camerun. Dopo uno 0 a 0 con la Polonia, gli azzurri fanno storcere il naso alla critica pareggiando per 1 a 1 sia con il Perù che con il Camerun. Sono in molti coloro i quali prevedono il rientro in patria della squadra dopo i successivi incontri con Argentina e Brasile. Contrariamente alle previsioni, invece, il 29 giugno, al Sarrià di Barcellona, l’Italia batte inaspettatamente l’Argentina per 2 a 1 e chiude il mondiale dei brasiliani con un rocambolesco, quanto meritato, 3 a 2. L’Italia entra in semifinale.

Pertini allo stadio

Superata di slancio la Polonia in semifinale, l’11 luglio Italia e Germania Ovest si affrontano a Madrid in una caldissima serata al cospetto del presidente della Repubblica Pertini e del re Juan Carlos di Spagna. Al 24’ del primo tempo Cabrini calcia fuori un rigore concesso dall’arbitro Coelho per un fallo di Briegel su Conti e la frazione di gioco si chiude sullo 0 a 0. A poco più di dieci minuti dall’inizio della ripresa la testa di Rossi finalizza in gol un lungo traversone di Gentile. Un quarto d’ora dopo un’azione di Bergomi e Scirea viene conclusa in rete dal sinistro di Tardelli il cui urlo di esultanza diventa il simbolo della grinta e della voglia di vincere degli azzurri. Tocca ad Altobelli l’onore della terza rete, cui fa da contraltare il gol della bandiera di Breitner per i tedeschi. L’Italia è, per la terza volta, campione del mondo.

 

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