Home C'era una volta Lulu, il talento esplosivo

Lulu, il talento esplosivo

SHARE

Il 3 novembre 1948 a Lennoxtown in Scozia nasce la cantante Lulu il cui vero nome è Marie McDonald McLaughlin Lawrie.

Una bambina prodigio

Cresciuta a Glasgow, la futura Lulu è una bambina prodigio che debutta in pubblico a cinque anni e, più tardi, quando è ancora ragazzina si esibisce nei sobborghi di Glasgow cantando e suonando l’accordeon. Nel 1963 forma i Gleneagles, che cambiano successivamente nome in Luvvers, con Ross Nelson, Jim Dewar, Alec Bell, David Miller, Tony Tierny e Jimmy Smith. Scoperta dalla manager Marian Massey, Lulu pubblica nel 1964 il singolo Shout! che diventa una delle canzoni più popolari dell’anno in Gran Bretagna,. Dopo altri brani di successo, come Satisfied, si separa dai Luvvers nel 1966. L’anno dopo interpretò il brano principale del film “La scuola della violenza”, interpretato da Sidney Poitier, il cui il successo favorisce l’allargarsi della notorietà di Lulu.

Il matrimonio lampo con Maurice Gibb

Sempre nel 1967 arriva al vertice della classifica con The boat that I row poi si sposa con Maurice Gibb, dei Bee Gees. Il matrimonio fa felici i giornali di cronaca rosa ma dura poco. Nel 1969 vince, a pari merito con altri tre cantanti, il Festival dell’Eurovisione con la canzone Boom bang-a-bang. Pur non riuscendo più a raggiungere i livelli dei primi anni, la sua carriera continua con il discreto successo di brani come Me the peaceful heart, Boy, I’m a tiger, The man who sold the world, I could never miss you (more than I do) e altri. Nel 1993 partecipa alla registrazione di Relight my fire dei Take That, un brano che la riporta nuovamente al vertice della classifica britannica. Alla fine del 2009 ottiene un grande successo con il tour “Here Come the Girls” al quale partecipano anche Anastacia e Chaka Khan.

 

Previous articleA Vignanello la festa dell’olio e del vino novello
Next articleDissalatori marini, ad Atene la tecnologia italiana
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".