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L’ultimo concerto di Simon & Garfunkel

Il 14 giugno 1972 nel corso dello show organizzato da Warren Beatty al Madison Square Garden per raccogliere fondi da destinare alla campagna elettorale di McGovern, il candidato della sinistra democratica alla presidenza degli Stati Uniti, Simon & Garfunkel tengono quello che, nella loro biografia ufficiale, verrà indicato come l’ultimo vero concerto del duo. Da tempo i rapporti interni alla coppia non sono più idilliaci ed entrambi i musicisti stanno ormai rincorrendo progetti solistici.

Il Coniglio Bianco e il Gatto del Chesire

Finisce qui, in questa sorta di convention politica e musicale un sodalizio iniziato sui banchi di scuola recitando insieme in una versione scolastica di “Alice nel paese delle meraviglie”: Paul Simon nella parte del Coniglio Bianco e Art Garfunkel in quella del Gatto del Chesire. Nel 1957, sempre in coppia, pubblicano il loro primo disco sotto lo pseudonimo di Tom & Jerry. La delusione per i risultati li spinge a cercare fortuna come solisti: Art con il nome di Arty Garr e Paul prima come Jerry Landis e poi come cantante dei Tico & The Triumphs. Si ritrovano nel 1964 quando suonano insieme nei locali folk del Village newyorchese. Il vero artefice delle fortune del duo è, l’anno dopo, Tom Wilson, già collaboratore di Bob Dylan durante la sua “svolta elettrica”, che aggiunge alla loro versione acustica del brano “The sound of silence” una base grintosa con basso, chitarra elettrica e batteria. Il singolo, in poche settimane, arriva al primo posto della classifica statunitense. È il primo grande successo di Simon & Garfunkel, la “coppia d’oro” capace di vendere nei cinque anni successivi più di venti milioni di dischi con brani indimenticabili come America e, soprattutto, Mrs. Robinson, il tema conduttore del film “Il laureato” diretto da Mike Nichols e interpretato da Dustin Hoffman. Nel 1970 pubblicano quello che è tuttora considerato il loro capolavoro, l’album Bridge over troubled water, che frutta al duo ben cinque Grammy Awards. La separazione che agli addetti ai lavori non giunge del tutto inaspettata, sorprende i fans di tutto il mondo. Se le prime separazioni erano, tutto sommato, un fatto personale, questa volta la scelta provoca crisi dolorose nei loro fans e viene accompagnata da dichiarazioni solenni di amicizia e, insieme, d’incompatibilità. «Non c’è un motivo preciso per cui ci siamo separati. A un certo punto abbiamo deciso di dedicarci ad altre attività, senza litigi o rancori. Semplicemente questa storia è finita». Parola di Paul Simon, quello che sulla lunga distanza della carriera solistica ha dimostrato di saper fare meglio e più del suo socio.

Un addio seguito da infinite riunioni

L’addio chiude la storia artistica del duo ma apre quella delle infinite riunioni. Pur continuando a seguire ciascuno la propria strada, Paul Simon e Art Garfunkel non disdegneranno mai occasionali rimpatriate. La più importante sarà quella del 19 settembre 1981 in Central Park a New York di fronte a una folla di mezzo milione di persone. Il repertorio resta pressoché quello di un tempo, figlio di un periodo di grandi rivolgimenti. La loro fortuna è quella di intercettare le onde di stanca della parte più dura del Greenwich Movement con una serie di brani giocati sulle armonie vocali, in particolare i cori a due, nitidi e veloci. Facile e leggero il loro è un folk che, pur senza sbracare, si apriva al disimpegno dei giovani che non contestavano, e sostituiva i temi sociali con approfondimenti esistenziali. La loro Sounds Of Silence diviene una sorta di inno per una generazione di adolescenti prigionieri della rigidità del sistema relazionale, atterriti dall’incomunicabilità dei rapporti e dall’aridità della vita su cui si stanno affacciando. La loro cavalcata non dura a lungo, ma lascia segni importanti. Dopo la separazione Paul Simon viaggia su strade sempre più lontane dal country folk a stelle e strisce del duo, aprendosi ai suoni del mondo e dando vita a Graceland, uno dei capolavori assoluti della musica degli anni Ottanta, distante anni luce dalle canzoncine adolescenziali del duo di cui faceva parte mentre il suo compagno balbetta un po’ ai margini della scena musicale con qualche modesto ma significativo exploit cinematografico. Poi ci sono le periodiche riunioni nostalgiche, ma quelle non contano molto…

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