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L’ultimo album dei CCCP-Fedeli alla Linea

Il 13 settembre 1990 viene presentato ufficialmente l’album Epica Etica Etnica e Pathos dei CCCP-Fedeli alla Linea, destinato a restare nella storia come l’ultimo della band di Lindo Ferretti e Zamboni.

Nati nell’hinterland berlinese

La nascita dei CCCP-Fedeli alla linea risale all’inizio degli anni Ottanta quando a Kreuzberg, nell’hinterland berlinese, si incontrano in modo casuale le esperienze di un gruppo di giovani musicisti italiani. La prima formazione della band schiera, oltre al bassista Umberto Negri, tre componenti dei Mitropank: il cantante Giovanni Lindo Ferretti, il chitarrista Massimo Zamboni e il batterista Zeo. Fin dall’inizio la loro musica, ricca di contaminazioni tra i suoni rudi del punk e le atmosfere della dance, attira l’attenzione della critica più avveduta. Loro si definiscono una sorta di anello di collegamento tra “punk filosovietico” e la “musica melodica emiliana”. Nel 1983, dopo la rinuncia a Zeo e alla batteria, sostituita da una drum machine, diventano uno dei gruppi più popolari nei circuiti alternativi europei.

L’improvviso successo commerciale

L’aggiunta alla formazione di Annarella Giudici e Danilo Fatur unite all’arrivo del chitarrista Carlo Chiapparini, già con i RAF Punk, e del batterista Ignazio Orlando preludono alla firma di un contratto discografico con la Virgin e all’improvviso successo commerciale, tra il 1987 e il 1988, dell’album Socialismo e barbarie e del singolo Tomorrow inciso insieme ad Amanda Lear. Nel 1989 dopo un mini-tour in Unione Sovietica con i Litfiba i rapporti interni alla band iniziano a scricchiolare. Quando, nel 1990 il gruppo si accinge a registrare il terzo album previsto dal contratto con la Virgin, nei fatti non esiste già più. Ferretti e Zamboni suppliscono alle defezioni grazie all’aiuto di tre fuoriusciti dai Litfiba: Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli e Gianni Canali. Nasce così Epica Etica Etnica e Pathos. Il disco viene presentato il 13 settembre 1990, giorno della riunificazione della Germania e della scomparsa di Giancarlo Pajetta, con un eloquente comunicato che sancisce la definitiva scomparsa dei CCCP.

 

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