Home C'era una volta Lloyd “Colquitt” Glenn, gigante del piano-blues

Lloyd “Colquitt” Glenn, gigante del piano-blues

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Il 21 novembre 1909 a San Antonio, in Texas, nasce il pianista e arrangiatore Lloyd Glenn soprannominato “Colquitt”

Il primo ingaggio a 19 anni

Lloyd ottiene il suo primo ingaggio professionale all’età di diciannove anni in seno ai Melody Boys di Millard McNeal. L’anno successivo si trasferisce a Dallas dove si esibisce con The Royal Aces, un gruppo diretto dal trombonista George Corley e con The De Luxe Melody Boys prima di aggregarsi ai Clouds Of Joy del trombettista Terence T. Holder, affermatosi come tromba solista dell’orchestra di Alphonse Trent e all’epoca considerato il più brillante trombettista del Texas. Con questa formazione, che comprende elementi di primo piano quali Earl, Bostic, Buddy Tate e Andy Kirk, Glenn resta per parecchi anni, in veste non solo di pianista ma anche di arrangiatore sino al 1932, anno dello scioglimento del gruppo. Ritorna poi nella sua città natale per entrare a far parte dei Boots And His Buddies del batterista Clifford Douglas. Nell’estate del 1934 viene ingaggiato da Don Albert la cui orchestra si esibisce regolarmente allo Shadowland di San Antonio. Con la band registra vari brani per la Vocalion nel novembre del 1936, tra i quali spiccano True Blue Lou, Rockin’ And Swinging e Deep Blue Melody, efficacemente arrangiati dal bravo Lloyd in uno stile che ricorda da vicino quello di Bennie Moten.

Il piano-blues

Nel 1942 si stabilisce in California dove si esibisce con vari gruppi ivi compreso il trio di Walter Johnson. Nel 1945 forma una sua band, che terrà unita per parecchi anni consecutivi, con il quale suona nei più eleganti ritrovi di Los Angeles e incide una lunga serie di dischi per le etichette Imperial e Swingtime che lo confermano tra i migliori esponenti del piano-blues, un genere al quale Glenn finisce per dedicarsi con sempre maggior convinzione. Nel 1949 viene chiamato a far parte dell’orchestra di Kid Ory con la quale registra un’altra lunga serie di dischi che occupano un posto di primo piano in seno al New Orleans Revival. Nel 1953 lascia la jazz-band del celebre trombonista per formare un suo trio-quartetto alla testa del quale riprende a esibirsi in vari locali di New Orleans e a incidere dischi per la Aladdin Records. Muore il 23 maggio 1985.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".