Home C'era una volta Lenny Breau, un curioso e vagabondo chitarrista

Lenny Breau, un curioso e vagabondo chitarrista

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Il 5 agosto 1941 ad Auburn, nel Maine, nasce il chitarrista Lenny Breu.

Figlio d’arte

Entrambi i genitori di Lenny sono cantanti e lui fin da piccolo sviluppa la passione per la musica. Dopo un inizio come chitarrista country si trasferisce a Winnipeg, in Canada, dove si fa apprezzare anche negli ambienti del jazz come solista dal grande talento. Nel 1964, trasferitosi a Toronto, forma con un proprio trio che appare anche nel film, “Toronto Jazz”, girato in quell’anno dal National Film Board canadese. Per sbarcare il lunario si adatta ad accompagnare il cantante Don Franks e altri musicisti locali. Più tardi suona a Los Angeles per qualche tempo, registrando anche un disco nel locale di Shelly Manne.

L’assassinio irrisolto

Alla fine degli anni Sessanta torna a Toronto ma la sua tossicodipendenza gli impedisce di dare continuità all’esperienza artistica. Tra il 1970 e il 1972 forma di nuovo un proprio gruppo epoi se ne a vivere Winnipeg. Ci resta per poco perché nel 1975 si è già stabilito a Killanoe, nell’Ontario. Tra il 1977 e il 1978 liberatosi dalla dipendenza pubblica un nuovo disco e si esibisce con maggior regolarità. Il passare degli anni però non ne cambia l’indole vagabonda e curiosa. Continua a sperimentarsi su vari generi e a cambiare zona spesso finché la sua vita si ferma il 12 agosto 1984 quando il suo corpo viene ritrovato senza vita ai bordi di una piscina. L’autopsia certifica che è stato strangolato ma le indagini non arriveranno mai a un colpevole.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".