Conoscevate le scimmie chimera? In questo articolo vi spieghiamo in dettaglio cosa sono gli animali c.d. “chimera“, nati in laboratorio vengono utilizzati per studiare, soprattutto, le cellule staminali. Con questo articolo dailygreen.it vuole però proporre una riflessione sulle ultime frontiere della genetica.
Gli scienziati dell’Oregon National Primate Research Centre sono riusciti a far nascere gli animali, conosciuti come “chimere”, attaccando insieme dai tre ai sei embrioni di scimmia Rhesus nelle prime fasi dello sviluppo. Sono così nate tre scimmie, due gemelli e un terzo solitario. Secondo gli scienziati il terzetto è il buona salute e privo di qualsiasi menomazione dovuta alla controversa tecnica di nascita.
Sinergia, non fusione
I tessuti e gli organi delle tre “chimere” sono formati da ognuno degli embrioni che hanno permesso la loro nascita. Come dire, c’è traccia di tutti. Questo significa che le scimmie sono portatrici di sei differenti genomi. “Le cellule non si fondono, ma stanno insieme e lavorano insieme per formare organi e tessuti”, ha dichiarato Shoukhrat Mitalipov, il quale ha condotto la ricerca. “Questo risultato apre le porte di un mondo sconosciuto. Le possibilità per la scienza ora sono enormi”.
Tutto cominciò negli anni ’60
Le tre scimmiette hanno ricevuto un nome dagli scienziati. La “solitaria” si chiama Chimero, mentre i gemelli sono Roku ed Hex, che significano “sei” rispettivamente in giapponese e greco. Anche se le tre scimmie sono di sesso maschile, i test del sangue hanno dimostrato che Roku custodisce in sé sia cellule maschili sia femminili. Le prime “chimere” vennero create negli anni ’60. I primi esperimenti, allora condotti sui topi, dimostrarono che gli embrioni dei roditori potevano unirsi per generare un unico esemplare della specie dalla misura standard. Gli scienziati arrivarono così a creare versioni chimera di topi, conigli, pecore e di vario bestiame.
Il processo
L’equipe guidata da Mitalipov ha “prodotto” le tre scimmiette chimera unendo insieme embrioni vecchi di quattro giorni in un piatto di coltura, aspettando che crescessero. Dopo pochi giorni, il 90 per cento di questi si è sviluppato fino ad arrivare allo stadio di blastocisti. A quel punto i ricercatori hanno impiantato gli embrioni chimera in cinque femmine di scimmia Rhesus, ingravidandole.
Perchè nascono animali chimera?
A cosa serve lo studio sugli animali chimera? E’ molto semplice. Questi, e in special modo i topi, sono diventati negli anni un formidabile strumento in possesso degli scienziati per capire lo sviluppo embrionale, su come le cellule possano dare vita a uno specifico tipo di tessuto e su come lavorano i geni. Gli animali “chimera” sono stati utilizzati anche per verificare se le cellule staminali embrionali custodite in laboratorio possano creare tessuti se inserite in un corpo. Un test standard consiste nell’iniettare cellule staminali in un embrione allo stadio iniziale. Se l’embrione diventa un animale chimera, vuol dire che le cellule staminali sono state assorbite dai tessuti e dagli organi dell’animale.
Cosa bisogna capire
Una serie di esperimenti ha però dimostrato che per i ricercatori è stato impossibile creare delle scimmie chimera iniettando cellule staminali nella prima fase embrionale. Solo quando gli embrioni, molto giovani, sono stati fusi insieme, hanno creato gli animali chimera. Questa potrebbe rappresentare la difficoltà principale per un futuro uso di cellule staminali embrionali per gli umani. Mentre le staminali iniettate nell’embrione possono generare organi e tessuti, le cellule costruite in laboratorio sembra perdano questa capacità. “Se vogliamo spostare gli studi sulle staminali dai laboratori alle cliniche e dai topi agli umani dobbiamo capire cosa possono o non possono fare queste cellule. Dobbiamo studiarle negli umani, embrioni compresi”, questa la chiusura del professor Mitalipov.
Un potenziale guaio per l’umanità
Robert Lovell-Badge, capo della genetica dell’Istituto per la ricerca medica a Londra, sostiene che le linee delle cellule staminali embrionali siano diverse tra uomini e scimmie. “Secondo lo studio di Mitalipov, le cellule staminali embrionali delle scimmie sono incapaci di unirsi con le cellule dell’embrione. La cosa potrà rassicurare tutti coloro che possono temere la creazione in laboratorio di uomini chimera. In realtà la cosa preoccupa, e non poco, la medicina rigenerativa. Se le staminali non sono così flessibili come sperato, sarebbe un guaio”.
di Maghdi Abo Abia