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Le nuove sfide: l’architettura da vertigine

Una delle sfide costruttive piu’ avveniristiche e spettacolari del terzo millennio è senza dubbio rappresentata dagli edifici “high rise” nuovi modelli di architettura da vertigine. Si tratta di torri elevatissime e supertecnologiche che bucano lo skyline urbano in una verticalita’ che sembra non avere limiti, nuovi landmark che segnano il territorio soprattutto in Paesi emergenti come Cina o Emirati Arabi.

Architettura da vertigine

Simboli di una cultura occidentale tesa verso la performance estrema, questi edifici sorgono in aree urbane di nuova edificazione, new town la cui costruzione rappresenta uníoccasione golosa,per progettisti di tutto il mondo, per tradurre in realtà progetti di grandissimo respiro improntati ai criteri abitativi, urbanistici ed energetici pi˘ avanzati e nel segno di uno sviluppo ecosostenibile.

E non è che la tragedia dell’11 settembre abbia intaccato più di tanto la voglia della gente di salire in alto, obbligando se mai i progettisti a incrementare elementi come la presenza di scale e di sistemi di sicurezza attorno agli edifici.

Tra gli specifici problemi costruttivi posti da queste strutture altissime, solitamente a uso misto, il maggiore E’ senza dubbio la resistenza alla forte azione del vento.

Il tema fondamentale: ecocompatibilità

Ma un tema fondamentale è anche la ecocompatibilità, che se ormai è un must in ogni tipo di progetto, in queste avanzate tipologie edilizie lo diventa allíennesima potenza. Resistenza al vento e sostenibilità,uniti alla qualità architettonica, sono i punti di forza di un nuovo progetto di edificio super tall con il quale lo studio Adrian Smith+Gordon Gill Architecture di Chicago ha vinto a giugno un concorso internazionale e che sarà realizzato entro il 2016 a Wuhan, Cina.

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