Le balene? Ascoltano i nostri messaggi. Potrebbe sembrare uno scherzo ma non lo è. La scoperta è avvenuta grazie ad alcuni ricercatori statunitensi del Pacific Northwest National Laboratory. Il loro studio pubblicato sulla rivista Plos One ha svelato che, a causa di alcuni sonar che emettono segnali a frequenze più basse del previsto, le balene modificano i loro comportamenti perché ascoltano questi segnali.
Suoni indesiderati per i mammiferi
Segnali che non dovrebbero interferire con gli animali marini ma che, purtroppo, progettati per 200 kilohertz (una frequenza non udibile dai grandi animali marini), in realtà emettono anche segnali a frequenze più basse, pari a 90, 105 e 130 kilohertz.
Questi suoni? Sono udibili non solo dalle balene ma anche dalle orche, dai delfini, dai beluga e per loro – spiegano i ricercatori – potrebbe essere una vera e propria novità udire suoni di questo genere e percepirli come fossero i propri.
Si tratta di suoni naturalmente indesiderati ma proprio questa specie di inquinamento acustico potrebbe influenzare il comportamento dei mammiferi marini che utilizzano spessissimo messaggi sonari sia per comunicare, sia per spostarsi sia per trovare cibo.
