Il 3 dicembre 1960 il presidente del Consiglio Amintore Fanfani inaugura l’autostrada del Sole nel tratto appenninico Firenze-Bologna.
La parte più impegnativa
Per la prima volta nella storia un’autostrada a doppia carreggiata era stata costruita in territorio montuoso. Con la realizzazione di questa tratta si conclude quella che era considerata la parte più impegnativa dal punto di vista realizzativo dell’Autostrada del Sole, cioè il superamento degli Appennini. È un’opera titanica per l’epoca che ha posto ai progettisti e ai realizzatori problemi molto complessi, viste le caratteristiche geografiche e geologiche dei terreni attraversati. L’attraversamento degli Appennini, infatti, ha avuto come presupposto la realizzazione di un tipo di infrastruttura completamente nuova per l’Europa.
L’ingegno delle persone
È proprio in questa difficile fase che è emerso l’ingegno delle persone chiamate a lavorare sui progetti. Le soluzioni tecniche adottate sono d’avanguardia e otterranno riconoscimenti in Italia e all’estero. In ogni caso l’intera opera richiede negli anni in cui è stata realizzata uno sforzo progettuale titanico. Per rendersene conto basta ricordare che il progetto prevede 304 manufatti fra ponti e viadotti, 3795 opere d’arte minori, 63 gallerie per un totale di più di 11 km e 58 stazioni di accesso.