Dailygreen

L’attualità resistente dell’arte, alla Casa dei Carraresi

veduta di Casa dei Carraresi

L’Arte resiste – nonostante i tempi della pandemia e dei venti di guerra – ed è “presente” a Treviso con le opere di 23 artisti nel segno della luce e del colore. Il titolo? “Aspetti dell’arte presente” inaugurata a Treviso il giorno 8 maggio, nella splendida sede della Casa dei Carraresi, una mostra collettiva, ideata, strutturata in realtà come l’unione di più personali, dedicate a 23 maestri contemporanei, storici o emergenti. La mostra è visibile fino al 27 maggio dalle 15:00 alle 20:00 e l’ingresso è gratuito.

Questa mostra evidenzia quanto l’arte ci aiuti a ritornare in contatto con un nuovo equilibrio psicofisico. Le immagini infatti, passando attraverso lo stile degli artisti ed il loro linguaggio, parlano di noi anche attraverso i materiali fisici che da secoli sono stati usati per interpretare una realtà sempre sfuggente. Sono immagini intessute di linguaggio che ci introduce, non nell’ipnosi del virtuale, ma in un percorso di integrazione tra l’emotività, il pensiero, la storia dell’arte come una Biblioteca dei saperi visivi.

Sala di Stefania Basso

Uno splendido catalogo a colori illustra la loro originalità che, nel contemporaneo, testimonia percorsi diversi, ma tutti consolidati da un lungo lavoro di ricerca personale. Ce ne rendiamo conto anche seguendo il testo critico di Giorgio Di Genova storico dell’arte, al quale facciamo riferimento per entrare nella Babele del Postmoderno, un saggio dal significativo titolo: “I 23 IDIOMI DELL’ARTE D’OGGI”

–         “La produzione artistica attuale è caratterizzata dalla frantumazione del linguaggio, che si è venuta a determinare dacché il fare arte ha perduto quella organicità sociale che l’aveva caratterizzata nei secoli passati, quando re, capi di Stato, principi, pontefici, cardinali, nobili, ordine religiosi, banchieri, ecc. si rivolgevano agli artisti, commissionando loro opere e pagandoli. (…) Se oggi individuiamo il secolo a cui appartiene certa pittura, è perché all’epoca gli artisti dovevano attenersi alla koinè vigente, che grosso modo connotava i relativi secoli: nel Trecento era il gotico, nel Quattrocento il Rinascimento, nel Cinquecento il Manierismo, nel Seicento il Barocco, il Rococò e poi il Neoclassicismo nel Settecento. È dall’Ottocento che gli artisti cominciano a divenire i committenti di sé stessi, cosa che fa sì che nessuno stile da allora in poi sarà più dominante, avviandosi quella frantumazione del linguaggio che ha raggiunto il suo apice nel Novecento, secolo in cui si è verificata una tale babele linguistica, che ha reso molto difficile orientarsi tra i tanti idiomi personali, o di gruppo. (…)

Sala di Massima Tomini

Maurizio Pradella, Curatore e Presidente onorario della Fondazione “Gianni Ambrogio, presenta il progetto dal titolo Riverberi di luci e colori:
Se il nostro territorio è noto per il lavoro e la produttività, in una società che diventa sempre più frenetica e ricca economicamente ma paradossalmente sempre più “povera” per l’inaridirsi della nostra sensibilità culturale, diviene di fondamentale importanza creare nuovi spazi di riflessione che sappiano riavvicinarci al mondo dell’arte e alla valorizzazione di questa in ogni sua forma. (…) Quindi, portare all’attenzione del pubblico della nostra città, e non solo, uno spaccato dell’Arte Italiana “presente” esponendo le opere di 23 artisti significativi del panorama artistico nazionale significa rendere merito a chi in vita, più di qualsiasi altro, ha avuto la capacità di raccontare nelle sue tele il tema della “luce” e del “colore”. (…) L’obbiettivo di questa mostra vuole essere il superamento di una visione storico-museografica auto imposta come chiave espositiva di lettura provando a trasformare l’evento in un percorso di ricerca, aggregando in nuove composizioni espositive le opere e le storie di questi maestri nella convinzione che ogni opera è unica per la sua storia, per la tecnica, per il valore che assume in relazione alle altre opere, portando con sé un pezzo della vita e del lavoro di ciascun artista. Tutto questo è stato possibile realizzarlo grazie alla collaborazione della Fondazione “Gianni Ambrogio” con le Amministrazioni Comunali di Mareno di Piave e di Ponzano Veneto (…) –

Si tratta degli artisti: Stefania BASSO, Salvino BOSCOLO, Ennio CAGNIN, Anna CATALANO, Giampietro CAVEDON, Andrea DONATI, Moreno GASPARETTO, Mauro GENTILE, Emidio MASTRANGIOLI, As´ka MENDYS GATTI, Loredana MERAVIGLIA, Mauro MOLINARI, Nino PERRONE, Marialisa POVEGLIANO, Miryam RISOLA, Vittoria SALATI, Valter SAMBUCINI, Alessio SERPETTI, Edoardo STRAMACCHIA, Renato TAGLIABUE, Sigrid THALER, Massima TOMINI, Gabriella VIEZZER.

Il Comitato d’Onore è composto da Luca Zaia, Presidente Regione del Veneto. Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura Regione del Veneto. Stefano Marcon, Presidente Provincia di Treviso. Loriana Emanuela Parchi, Consigliere alla Cultura Provincia di Treviso. Mario Conte, Sindaco Città di Treviso. Lavinia Colonna Preti, Assessore ai Beni Culturali e Turismo Città di Treviso. Gianpietro Cattai, Sindaco Comune di Mareno di Piave. Marta Fagaraz, Assessore alla Cultura, Comune di Mareno di Piave. Antonello Baseggio, Sindaco Comune di Ponzano Veneto. Monica Gambarotto, Assessore alla Cultura Comune di Ponzano Veneto … Citiamo inoltre i Patrocinii di Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Città di Treviso, Comune di Mareno di Piave, Comune di Ponzano Veneto. Il catalogo comprende anche i saluti del Sindaco del Comune di Mareno di Piave e Presidente della Fondazione “Gianni Ambrogio” Gianpietro Cattai, i saluti del Sindaco del Comune di Ponzano Veneto Antonello Baseggio, i saluti dell’Assessore alla cultura del Comune di Mareno di Piave Marta Fagaraz e quelli dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ponzano Veneto, Monica Gambarotto.

Sala di Marialisa Povegliano

Da tutto questo si deduce una partecipazione corale ed un sentimento di solidarietà con chi ha fatto dell’arte una ragione di vita, inoltre un radicamento nel territorio di una cultura dedicata alle varie manifestazioni del linguaggio dell’arte. Preme inoltre sottolineare che a quattro di questi Artisti (in foto) sono state dedicate rispettivamente personali retrospettive con l’esposizione di circa 20 opere ciascuno per sala, un significativo omaggio quale Premio alla carriera, sancito dalla consegna di un Diploma dalle mani di Giampietro Cattai, Presidente della Fondazione Gianni Ambrogio nonché Sindaco di Mareno di Piave e da Antonello Baseggio, Sindaco di Ponzano Veneto, Enti coorganizzatori. Si tratta di Stefania Basso (30 anni di carriera artistica) – Massima Tomini – (50 anni di carriera artistica) – Maria Lisa Povegliano e –Salvino Boscolo (entrambi 40 anni di carriera artistica) Il prof Di Genova chiude la sua introduzione con l’analisi particolareggiata di ciascun artista in elenco, in particolare riportiamo quanto riguarda gli artisti sopracitati.

Casa dei Carraresi – “Aspetti dell’arte presente” (Treviso) – dall’8 al 27 maggio 2022 Ideazione, Curatela e presentazione di Maurizio Pradella. Testo critico di Giorgio Di Genova e presentazione critica di Sandro Gazzola. INGRESSO LIBERO

Informazioni: Tel. 0422 513150 – info@maestridel900.com

www.maestridel900.comwww.fondazioneambrogio.it

Exit mobile version